Pianeta ingauno

Albenga, parla il d.g. Cesare Renzinirisultati

Soddisfazione per l'andamento del campionato... il sogno nel cassetto? Rinverdire i traguardi degli anni '60.

Cesare Renzini

Albenga. Fa freddo sulle scalinate dell’ Annibale Riva, lo storico stadio dell’ Albenga, società fra le più blasonate del panorama calcistico ligure… ma il piacere di chiacchierare con Direttore Generale ingauno, Cesare Renzini, lo fa sentire meno.

Lo costringo subito ad un tuffo nel passato, snocciolandogli un “top undici” bianconero, fatto con giocatori degli anni ’60, con l’auspicio che anche i tifosi, che non hanno avuto la possibilità di vederli giocare, possano tornare a vederne di simili.

Eccoli:1 Carabba, 2 Galindo, 3 Bulfoni, 4 Cazzola, 5 Neuhoff, 6 Rumazza, 7 Seghezza, 8 Gabrielli, 9 Testa, 10 Celiberti, 11 Ciotti

A completare l’ipotetica rosa: Franchi, Malco, Ramella, Casazza, Zago, Portento, Panucci

Bei tempi, grande squadra (in Serie D) e un pubblico che gremiva sempre il “Riva” (addirittura straripante in occasione dei sentiti derby con Imperia ed Alassio) e che seguiva numeroso la squadra anche nelle trasferte fuori Liguria e persino nei ritiri della preparazione estiva ed in quelli prima delle partite casalinghe, a Ponte di Nava o a Castelvecchio di Rocca Barbena.

Uno di questi, Vincenzo Celiberti, nato a Roma ed ex giocatore del Foligno, fermatosi ad Albenga per via del servizio militare, si integrò a tal punto da stabilirsi nella città delle Cento Torri, diventando il testimone di nozze dei genitori di Renzini.

“E’ proprio così, sin da piccolo ho avuto l’Albenga nel cuore… la mamma mi portava a vedere le partite al Riva… i colori bianconeri sono nel mio DNA – ci dice sorridendo il Direttore – visto che sono anche tifoso juventino”.

Renzini ha sviluppato per ben 26 anni la carriera di allenatore, rimanendo sempre nel comprensorio di Albenga (San Filippo Neri, Pontelungo e Bastia), salvo una parentesi a Bardineto, prima di iniziare, quattro anni fa, il cammino di dirigente.

“Sarò sempre grato al presidente Andrea Tomatis, per avermi dato l’opportunità di lavorare per la squadra di cui sono tifoso; ricopro la carica di Direttore Generale, occupandomi del livello organizzativo, logistico e operando anche come supervisore del settore giovanile, gestito da Mirco Secco e Simone Rattalino. Svolgo il mio lavoro in sinergia col presidente (che decide dinamiche e strategie societarie) e col direttore sportivo, Roberto Belvedere, che si occupa della parte tecnica”.

In questi quattro anni avete portato l’Albenga in Eccellenza, non male direi…

“Sono stati anni ricchi di soddisfazioni, la piazza è difficile, affascinante ed esigente… inoltre siamo seguiti da un movimento di tifoseria (Ultras), che ha pochi eguali anche a livello professionistico, un gruppo di ragazzi che segue la squadra con tanto amore e passione. I meriti sono da attribuire al presidente  Andrea Tomatis, che – col suo operato – ha permesso alla città di tornare a respirare l’aria di campionati di buon livello”.

Ed il mister?

Andrea Biolzi sta facendo un ottimo lavoro e dopo aver portato la squadra in Eccellenza, anche quest’anno sta raggiungendo i traguardi prefissati questa estate, che prevedevano il consolidamento della categoria e la crescita dei giocatori del vivaio. A tale proposito voglio ricordare che la squadra Juniores è quarta in graduatoria, mentre gli Allievi Regionali sono addirittura al comando”.

Quindi, visto che Badoino e compagni sono settimi in classifica, mancano pochi punti alla salvezza?

“Si, l’importante sarà non dormire sugli allori…bisognerà stare concentrati sino alla fine. Ma non ho dubbi sul fatto che Biolzi e i ragazzi disputeranno la fase finale del torneo nel miglior modo possibile”.

Riccardo Gaggero e Pietro Calcagno in precedenti interviste su Ivg Savona, hanno parlato di un ambiente ideale, in cui si unisce il piacere di giocare a calcio alla professionalità e ai sacrifici richiesti per affrontare un campionato di tale livello…

“Grazie per lo spunto che mi consente di parlare dei giocatori, che – per la maggior parte dei casi – sono alla prima esperienza in Eccellenza… è stato il gruppo a fare la differenza, consentendoci di giocare un torneo positivo”.

La domanda finale è scontata… riuscirà l’Albenga, negli anni a venire, a salire in categorie ancora più importanti, eguagliando i “ragazzi” degli anni ’60?

I sogni sono belli quando si ha la capacità di poterli realizzare… La nostra struttura sportiva ha bisogno di un restyling, ma siamo fiduciosi che l’Amministrazione Comunale, che ci ha sempre sostenuti, dimostrandosi sensibile a queste tematiche, ci aiuti a portare a termine un programma che contempla un futuro in sintonia con la storia della nostra società”.

Gente tosta gli ingauni…

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.