Dream team

Alassio, la parola ad Antonino Montaltorisultati

Dalla Terza alla Prima Categoria, sempre vincendo... e nel mirino c'è la Serie D

Antonino Montalto

Alassio. Vincere, nel calcio, non è per niente facile… ma l’Alassio ci sta riuscendo da ben tre stagioni, nelle quali, battendo record a ripetizione, è riuscito a salire dalla Terza alla Prima Categoria… campionato – tra l’altro – che sta apprestandosi a vincere, dall’alto di una classifica ‘mostruosa’, costruita attraverso ventuno vittorie su ventidue incontri disputati, con la bellezza di 74 reti all’attivo e solo 9 al passivo.

Recentemente, il team giallonero ha stabilito il record europeo di 35 vittorie consecutive.

Fabrizio Vincenzi, avvocato, è il presidente di questo ‘dream team’, il cui obiettivo, sin dall’inizio è stato quello di arrivare in Serie D, tanto che – a partire dalla Terza Categoria – il tecnico Amedeo Di Latte ha sempre avuto a disposizione una rosa di giocatori da categorie superiori…

Un nome per tutti? Eccolo qui: l’attaccante Antonino Montalto.

Il giocatore savonese, dopo essere cresciuto nelle giovanili di Vado, Genoa e Savona, ha giocato nelle prime squadre di Quiliano, Arenzano, Bragno, per poi accettare la proposta della società alassina.

“Conoscevo il presidente Vincenzi, che già in passato aveva ottenuto risultati straordinari, portando ai massimi livelli società come Andora, Veloce, Quiliano e devo dire che mi ha subito conquistato il suo progetto ambizioso e vincente, basato sulla scelta di giocatori eccellenti, come Scaglione, Grande, Brignoli, Lupo, tanto per citarne alcuni…”

Non ti ha pesato ‘scendere’ dalla Promozione, giocata ad alti livelli, alla Terza Categoria?

“Giocare per vivacchiare non mi è mai piaciuto e l’idea di partire da zero, costruire qualcosa e crescere insieme a tanti bravi giocatori, in un percorso vincente, attorniati da una società ben organizzata, è altamente stimolante”.

Quanto è importante la figura del trainer Di Latte?

“Amedeo è prima di tutto una grande persona e poi un eccellente allenatore, che sa motivare al massimo tutti i giocatori a disposizione. E’ molto bravo a mantenere alta la tensione nei momenti in cui si rischia di dare tutto per scontato e ha, dalla sua, lo spogliatoio, che lo segue ed apprezza. Per questo motivo, l’intensità degli allenamenti è sempre al top… poi il resto lo fa la bontà del nostro organico”.

Mancano otto giornate al termine della ‘temporada’ e il vantaggio su Ospedaletti e Dianese è di tredici punti… Dopo tre campionati vinti consecutivamente, già avete messo nel mirino il prossimo, in Promozione?

“La matematica non conferma ancora nemmeno il terzo… ma, mettendo da parte la scaramanzia, ti dico che ci presenteremo ai nastri di partenza, del prossimo torneo, più agguerriti che mai. Nel nostro ‘piccolo’, dobbiamo prendere come esempio la Juventus, una società che ha la vittoria nel DNA”.

E già… mentre chiudo il pezzo, mi sembra di sentire Josè Mourinho: “Un vincente non è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai”.

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