In carrozza?

Treni, il Comitato Pendolari: “Impossibile sottoscrivere il documento proposto da Berrino”

"Se Berrino è intenzionato a costruire qualcosa di utile, noi siamo disponibili a discuterne, ma basta giochi di forza per apparire belli e disponibili"

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Liguria. “Dopo la tanta sbandierata disponibilità al dialogo ed al confronto, per l’ennesima volta, l’assessore Berrino ha dimostrato la disponibilità al dialogo, certo, ma solo con chi la pensa come lui. Definire questo dialogo o confronto è quantomeno paradossale”.

A dirlo sono i membri del Comitato Pendolari del Levante Ligure, che proseguono: “Prima di Natale l’assessore aveva convocato un tavolo tecnico per fine anno, con l’intento di farci firmare un ‘accordo’ al buio; in seguito alla nostra polemica sulla stampa ha deciso di permetterci di visionare il documento ed effettuare eventuali modifiche. Questo atto di generosità si è dimostrato essere solo uno pro-forma e la disponibilità al dialogo e al confronto si è tradotta nella richiesta di firmare un documento che non rispecchia la realtà delle cose e in cui non è stata accettata nemmeno una modifica da parte nostra”.

Secondo i pendolari, i due punti principali del documento sono: “Incensamento dell’operato della Regione per gli ‘ottimi’ risultati ottenuti in questo anno e mezzo grazie all’inserimento dell’orario cadenzato, dell’incremento dell’offerta e per i successivi correttivi all’orario ritenuti migliorativi e risolutivi, il tutto accompagnato da qualche sana bugia che sta sempre bene e non impegna. Il secondo: le proposte di una associazione consumatori per il nuovo contratto di servizio (monitoraggio qualitativo, aumenti tariffari, penali e bonus per i viaggiatori). Considerato che il nostro Comitato è nato proprio in seguito all’introduzione dell’orario cadenzato ed a tutti gli estremi disagi che ha comportato ai viaggiatori, ovviamente non potremmo mai sottoscrivere la prima parte del documento”.

“In questo ultimo anno abbiamo fatto un importante lavoro sul contratto di servizio, andando a confrontare gli ultimi contratti firmati in Liguria con i più recenti firmati in altre regioni Italiane; abbiamo prodotto ed inviato all’assessore un decalogo con i punti essenziali per far sì che il contratto di servizio tuteli maggiormente i viaggiatori e la Regione stessa che li dovrebbe rappresentare (a maggior ragione considerato che sarà un contratto di durata abnorme e lo ricordiamo si parla di 15 anni), ma nessuno di questi punti è stato preso in considerazione nella stesura del fantomatico ‘accordo’ che ci è stato chiesto di sottoscrivere”.

“Noi proponiamo l’introduzione dei tempi di percorrenza come target da rispettare e migliorare e loro rispondo con lo studio di un ulteriore aumento tariffario. Chiediamo che tutti i punti contenuti nel documento vengano puoi affrontati e definiti in tavoli tecnici dedicati e non viene accettato nemmeno questo, evidentemente determinate cose sono già decise: questo accordo vuole avere solo lo scopo di cercare la ‘benedizione’ dei pendolari alle manovre scellerate di cui pagheremo le conseguenze negli anni a venire”.

“Noi non vogliamo sottovalutare l’operato di altre entità come determinate associazioni consumatori, particolarmente attive sulla materia, ma purtroppo riteniamo che le tematiche portate avanti di concerto con la Regione non si sposino con le esigenze dei tantissimi pendolari liguri e in particolare del levante ligure. Per questo motivo non possiamo sottoscrivere questo documento. Se l’assessore è veramente intenzionato a costruire qualcosa di utile noi siamo assolutamente disponibili a discuterne con lui, ma basta giochi di forza per apparire belli e disponibili. A queste condizioni noi non ci stiamo, che si faccia incensare da chi è disponibile a farlo”.

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