L'inizio della fine

Tirreno Power, inizia la cassa straordinaria: le commoventi lettere di saluto ai colleghi che restano in servizio

I giovani sono rimasti a casa prima dei "vecchi": "Vi scrivo con un nodo in gola, avrei voluto salutarvi nel vostro ultimo giorno di lavoro prima della pensione e invece non va così"

Vado L. Decine di mail inviate e lette dai colleghi con le lacrime agli occhi, ma soprattutto la consapevolezza di vivere ormai l’inizio della fine. E’ la situazione dei lavoratori della centrale Tirreno Power di Vado Ligure: da oggi molti di loro sono in cassa integrazione straordinaria e quindi non lavoreranno più da qui fino alla fine dell’anno quando andranno in mobilità obbligatoria.

In queste ore nelle mailing list interne dei dipendenti sono circolate molte lettere di saluto e ringraziamento da parte di conclude la sua avventura nell’azienda. Parole che i colleghi più anziani hanno letto con l’amaro in bocca: “E’ devastante leggere e salutare chi era stato assunto per sostituire i vecchi andarsene prima di te” ci scrive un lavoratore Tirreno Power.

In redazione sono arrivate anche due dei messaggi inviati da chi nelle ultime ore ha prestato le ultime ore di servizio nella centrale: “Salvo eventuali rivisitazioni del piano CIGS, oggi è stato il mio ultimo intervento in reperibilità e di lavoro. Ho lavorato con impegno e serietà sperando che si potesse arrivare a un epilogo diverso, mi dispiace per come è andata, ma gli interessi e le volontà in gioco erano di tutt’altro tipo – si legge nel messaggio del lavoratore -. Non rinnego nulla del mio operato e se tornassi indietro rifarei le stesse cose, mi spiace solo aver sbagliato alcune valutazioni e aver riposto malamente la mia fiducia, è stato un piacere avervi conosciuto e aver lavorato con voi”.

Dello stesso tenore anche l’altra mail: “Ciao a tutti, sono giunto all’ultimo giorno di lavoro come tanti altri colleghi. Ci tenevo a salutarvi tutti di persona ma purtroppo non è stato possibile visti i turni opposti che abbiamo fatto. Vi scrivo con un nodo in gola in quanto avrei voluto salutarvi il vostro ultimo giorno prima della pensione e augurarvi di godervela con tanta salute e felicità dicendovi anche scherzosamente che io rimanevo a lavorare per mantenere voi ‘vecchi rompiscatole’. Non va cosi però io vi auguro le stesse cose e vi ringrazio per tutto quello che mi avete dato e insegnato sia in ambito lavorativo che umano”.

“Non vi siete mai stancati di spiegare e farmi vedere le cose con tanta passione e pazienza. Non mi dilungo troppo perché altre parole non servono. Mi avete anche fatto tanto divertire cosa che non è facile ne scontata in ambito lavorativo. Avrò un bellissimo ricordo del tempo passato con voi. Grazie! Un saluto e un abbraccio. Arrivederci a tutti” conclude il lavoratore della centrale.

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