La presentazione

Sincro, Rari Nantes Savona a caccia del 14° scudetto. Scaramuzza: “Pronti a darle una nuova piscina” fotogallery

L'attività sportiva necessità di una seconda piscina, Scaramuzza: "Gliela daremo al più presto"

Savona. Da un decennio, dal 2007 al 2016, il titolo nazionale per società di nuoto sincronizzato appartiene alla Rari Nantes Savona. La società biancorossa lo vinse anche dal 1994 al 1996, pertanto vanta nella sua bacheca ben 13 allori tricolori.

Un traguardo eccezionale, frutto di un settore giovanile che porta molte bambine che iniziano questo sport a diventare campionesse. Oggi, all’interno della Sala Rossa del Comune, la Rari Nantes Savona ha presentato la sua punta di diamante in questa disciplina: la prima squadra.

Le ragazze più grandi, quelle che eccellono a livello nazionale e, in alcuni casi, anche europeo e mondiale. Saranno loro a dare il via alla caccia al quattordicesimo scudetto, disputando dal 3 al 5 febbraio, a Cuneo, i campionati nazionali assoluti.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale presenti il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, e Maurizio Scaramuzza, assessore allo sport del Comune di Savona, che dichiara: “Savona in questa disciplina è la capitale d’Italia. Qui abbiamo l’eccellenza del nuoto sincronizzato. Oggi presentiamo la prima squadra, che a febbraio andrà a Cuneo a disputare i campionati italiani assoluti, con buone speranze. Siamo stati campioni d’Italia per tredici anni; speriamo nel quattordicesimo anno“.

Nel sincro Savona è la capitale d’Italia – ribadisce Maurizio Maricone, presidente della Rari Nantes Savona -, non solo perché esprime il commissario tecnico della Nazionale ma perché esprime un livello tecnico anche nelle altre allenatrici e soprattutto fornisce ormai da tanti anni tante atlete di altissimo livello alla nazionale italiana. È un’eccellenza di Savona ed italiana anche per il numero di ragazze che frequentano la piscina e che si impegnano tutti i giorni nel fare nuoto sincronizzato, disciplina molto complicata e molto difficile, che richiede uno spirito di abnegazione per riuscire ad arrivare a livelli elevati”.

Roberto Pizzorno, delegato provinciale del Coni, afferma: “Nel nuoto sincronizzato Savona è un punto di eccellenza da anni. Lo dimostrano i tredici scudetti vinti da queste ragazze, che per la maggior parte sono proprio di Savona. Inoltre abbiamo un’allenatrice importante come Patrizia Giallombardo che è andata alle Olimpiadi”.

Ad inizio dicembre ha chiuso la piscina comunale del Prolungamento. Un duro colpo per la città di Savona, che vanta negli sport acquatici, sotto l’egida di Rari Nantes ed Amatori Nuoto, un gran numero di praticanti. Inevitabile, quindi, nel giorno della presentazione di una squadra che si allena e gareggia in acqua, rivolgere lo sguardo alla situazione dell’impiantistica.

Scaramuzza ammette: “Hanno bisogno di una seconda piscina: quella che c’era non era sicuramente adeguata alle loro capacità. Sarà nostra premura dargliela al più presto. Stiamo parlando con la Rari Nantes, interlocutrice principale: dov’erano ora non potevano creare la vera eccellenza savonese e italiana, nuotavano in una piscina vecchia e fatta male. Stiamo facendo di tutto per poter partire con un progetto per dare l’eccellenza savonese a livello nazionale. Ci inventiamo l’impossibile, come stiamo facendo da sei mesi”.

Non intervengo su decisioni prese da organi amministrativi – dice Maricone -: è stata data la spiegazione, anche pubblica, oltre che a noi dicendo che la chiusura della piscina era necessitata da una crisi finanziaria importante del Comune di Savona. Crisi che coinvolge tutta la provincia e, di conseguenza, coloro che vogliono intervenire a sostegno della società. Noi con grande spirito di collaborazione nei confronti del Comune ci siamo stretti nella piscina da 25 metri; non abbandoniamo l’idea di veder realizzato il completamento della piscina da 50, anzi, abbiamo dato al Comune nostre soluzioni e progettazioni. Ci auguriamo che il Comune sia nelle condizioni di poter autorizzare questo percorso in termini abbastanza brevi, anche perché se così non fosse tutte le nostre attività, per quanto riguarda tutti gli sport in acqua e la crescita dei nostri giovani e delle nostre giovani, verrebbe messo in forte discussione. Noi ci impegneremo in maniera forte proprio per vedere che Savona diventi una capitale non solo degli atleti e di queste discipline, ma anche della qualità degli impianti“.

Le atlete presentate sono state Linda Cerruti, Costanze Ferro, Costanza Di Camillo, Viola Musso, Federica Sala, Marta Murru, Francesca Zunino, Elisa Barbiani, Micol Trombone, Aurora Savi, Carmen Rocchino, Alessandra Amicabile, Ester Benedetti, Sofia Mastroianni, Alessia Nicole Santini, Beatrice Pulinas. Sono state inoltre chiamate le allenatrici Benedetta Parisella, Anastasia Ermakova e Carolina Camardella, che erano accompagnate dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo e dalla consigliera e dirigente del settore nuoto sincronizzato, Matilde Berio Berruti.

Non poteva mancare alla presentazione Patrizia Giallombardo, commissario tecnico della Nazionale. “Per noi lo sport deve rendere diverse le ragazzine da tutti i loro coetanei – spiega -. Questo lo abbiamo sempre dimostrato. Pensavo che Savona fosse un’isola felice per ciò che potevamo ottenere qui. Ho portato il mio lavoro e la mia esperienza degli anni savonesi in Nazionale e per quattro anni abbiamo cambiato la mentalità, ottenendo risultati di grandissimo spessore a livello internazionale. Abbiamo raggiunto risultati storici, ma il segreto non è solo sapere allenare più degli altri o tecniche diverse; il nostro segreto, e ne sono orgogliosa, è stato creare un gruppo di lavoro, l’umiltà di porsi tutti i giorni al lavoro e di non trovare scuse. Sappiamo che ognuno ha i propri limiti ma può lavorare e raggiungere cose inaspettate”.

“Devo dire che in questo le mie atlete sono il massimo. Le abbiamo portate in Nazionale e abbiamo raggiunto risultati storici che sulla carta erano un sogno, come arrivare quinte alle Olimpiadi e parteciparvi con la Squadra. Non ho mai detto ‘ragazze andremo alle Olimpiadi’, né ‘arriveremo quinte’, perché sulla carta era impossibile. Però ci siamo messe a lavorare, abbiamo fatto l’elenco delle cose che ci servivano per raggiungere gli altri. Non abbiamo nascosto che la nostra Squadra coreograficamente era più ‘brutta’ della Spagna ma abbiamo lavorato su quello che noi potevamo fare per raggiungere il risultato. Le ragazze con serietà e umiltà si sono messe in discussione e hanno ottenuto questo. Le savonesi in queste sono avvantaggiate, perché è un loro modo di essere quindi hanno avuto strada più facile. Sono veramente orgogliosa che le nostre atlete siano così – conclude Giallombardo – e sono certa che riusciranno a continuare nel portare avanti i loro sogni“.

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