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Puc Albenga, Di Lieto (M5S): “Le minoranze potevano fermare lo scempio ma nessuno lo ha fatto”

Lega e Forza Italia replicano al pentastellato

Puc Albenga Consiglio Comunale

Albenga. “In occasione della votazione in consiglio comunale per l’approvazione delle osservazioni al Puc, i consiglieri di minoranza presenti avrebbero avuto la possibilità di ostacolare il proseguimento dell’iter, ma non hanno voluto sfruttarla, garantendo così il numero legale e dimostrando quindi di essere loro la vera stampella della amministrazione; se fosse decaduta la pratica sulle osservazioni, per via delle tempistiche di legge questo scempio si sarebbe realmente potuto fermare”.

A dirlo è Francesco Di Lieto, portavoce e consigliere comunale del M5S ad Albenga a proposito della discussione riguardante le osservazioni dei cittadini al Piano Urbanistico Comunale avvenuta durante la seduta di ieri pomeriggio del parlamentino ingauno.

Secondo Di Lieto, “questo strumento urbanistico si dimostra dunque di esser figlio del centrodestra come del centrosinistra, che hanno governato Albenga negli ultimi decenni: nato con la giunta Tabbò, cresciuto durante la giunta Guarnieri, è infine maturato con l’attuale amministrazione Cangiano. Dalla sua stesura iniziale, l’unica e sola costante è sempre stato il cemento, a discapito dell’agricoltura e della qualità della vita cittadina, con una falsata previsione di nuovi residenti ed una totale miopia sulle reali difficoltà economiche e sociali dei cittadini, il loro interesse è stato solo quello di prevedere nuove abitazioni, ma il cemento non si può mangiare. La domanda, ormai retorica, sorge quindi spontanea: quanto volete ancora spremere la città ed il suo territorio?”

La risposta della Lega Nord non si è fatta attendere: “È difficile capire la strategia del consigliere Di Lieto. Durante la seduta del consiglio comunale per l’approvazione del Puc ha collaborato con la maggioranza garantendo in molte occasioni il numero legale. Al momento di valutare le osservazioni presentate da privati, associazioni di categoria, associazioni partitiche, sociali e culturali ha abbandonato la sala. La Lega Nord, assieme al gruppo di Forza Italia, si è espressa in modo favorevole o contrario alle controdeduzioni formulate dall’amministrazione dando sempre e comunque voce e forza agli osservanti”.

“Se il consigliere pentastellato avesse scelto di fare opposizione rimanendo in consiglio, in qualche occasione la minoranza (composta dai consiglieri Di Lieto, Plumeri e Nucera) con l’opposizione (Lega Nord e Forza Italia, che contano quattro consiglieri) avrebbero potuto creare effetti di contrasto del sette contro sette. Purtroppo, come semprei vacanzieri della politica locale e un M5S molto lontano dalla politica nazionale del suo movimento hanno favorito ancora una volta la maggioranza”.

Di certo in sede consiliare da parte della maggioranza e degli assenti non è stato fatto un buon lavoro: delle 209 osservazioni presentate in tempo utile ne sono state raccolte solo 57 e cioè il 27 per cento; altre 53 sono state parzialmente accolte (sono il 25 per cento) e 99 non sono state accolte (il 48 per cento). Un comportamento sconsiderato o voluto? Ai posteri l’ardua sentenza”.

Il consigliere di Forza Italia Eraldo Ciangherotti aggiunge: “Capisco che il consigliere Di Lieto, architetto di professione prima ancora che cabarettista politico a sua insaputa, viva il presente e futuro della sua carriera con il rimorso perenne di aver aiutato l’amministrazione Cangiano ad approvare il Puc del Pd di Albenga che da qui ai prossimi 20 anni ingesserà lo sviluppo della nostra città. Infatti, se fosse uscito con noi dall’aula nel Consiglio comunale del 23 ottobre 2015, avremmo già all’epoca bloccato questo ‘mercato delle vacche’ che il Partito Democratico ha condotto nella stesura del suo piano urbanistico. E invece, chissà per quale personale interesse, Di Lieto, pur del M5S, aveva assicurato il quorum alla seduta stando volutamente seduto ad alzare la manina con il Pd per tutta la votazione di adozione”.

“Ieri sera, lo stesso Francesco Di Lieto è uscito dall’aula del consiglio (convocato dal sindaco Cangiano in seconda seduta per abbassare a sette il quorum) sempre per assicurare, con la sua manina a sto giro assente, la validità minima alla votazione del partito democratico. Infatti con la presenza di Di Lieto. ieri sera, in sette consiglieri di minoranza, non sarebbero passate quelle imbarazzanti ‘marchette’ che, per incompatibilità di tre consiglieri di centrosinistra, hanno visto in maggioranza soltanto sette consiglieri di centro sinistra. E, fino a prova contraria, con sette consiglieri a sette. Non sarebbe stata valida la votazione alle osservazioni al Puc, e si sarebbe bloccato il consiglio comunale. Noi di Fi e Lega Nord abbiamo invece responsabilmente votato a favore di tutti gli osservanti, respingendo tutte le controdeduzioni accolte da Cangiano e compagni. Invito Francesco di Lieto ad essere meno bugiardo, perché ne va della sua professionalità lavorativa, oltrechè della credibilità politica”.

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