Albenga. “Il consiglio comunale del 26 gennaio ha adottato il ‘vecchio’ Puc, rigettando la maggior parte delle osservazioni presentata dai cittadini, dalle associazioni e dal nostro comitato”. E’ l’accusa di Franco Stalla, del Comitato Territoriale di Albenga.
Dopo gli attacchi di Di Lieto (M5S) e Melgrati, arriva dunque anche quello di Stalla. “Se da una parte bisogna esultare per la vittoria dei cittadini di Campolau, sostenuti dal Comitato Territoriale – commenta – dall’altra i numerosi dinieghi danno vita ad una ‘irreale realtà urbanistica’ voluta dalla classe politica albenganese. Il nostro sindaco, come il Visconte Merardo di Italo Calvino, proclama la difesa del suolo (cit. ‘Abbiamo dato ancora maggiore impulso alle aree agricole, vero polmone della nostra economia’) e, nel frattempo, dà il via ad una colata di cemento”.
“Il coraggio per affrontare la crisi economica, anzi il cambiamento epocale, non risiede tra i banchi del nostro consiglio comunale – tuona Stalla – Albenga ha il diritto di avere uno strumento di programmazione urbanistica, che garantisca il futuro ai cittadini nel rispetto dell’ambiente e dell’economia esistente”.
“In tal senso – prosegue – le proposte del Comitato Territoriale come stop al consumo di suolo fertile, politiche incentivanti per il recupero dell’edificato, rispetto delle attività economiche esistenti, infrastrutture modulate per le reali necessità (plessi scolastici e sportivi rete ferroviaria, fogne e depurazione) non trovano casa nel Puc appena adottato”.
“Poniamo tutte le nostre speranze nella contadinella Pamela, ovvero la Regione Liguria, la quale possa ridare dignità al nostro territorio e ai suoi abitanti” conclude il portavoce del Comitato.