Provincia. La lista del levante savonese ago della bilancia per definire il nuovo assetto politico del Consiglio provinciale e la maggioranza a Palazzo Nervi. E’ il dato che emerge da queste consultazioni elettorali, dove al centro sinistra restano di fatto quattro consiglieri (i tre della lista “Uniti per la Provincia” Massimo Niero, Alberto Ferrando ed Elisa Di Padova, oltre al sindaco di Celle Renato Zunino) con l’aggiunto dello stesso presidente Monica Giuliano, mentre al centro destra sono stati assegnati cinque seggi con i consiglieri Eraldo Ciangherotti, Maurizio Briano, Luigi Bussalai, Sergio Colombo e Luana Isella. Resta il neo consigliere provinciale Sara Brizzo, assessore comunale della giunta Orsi, eletta nella lista del levante e in teoria, ma solo in teoria, in quota centro destra.
“Ricordo che la composizione della lista del levante è stata fatta sotto il profilo territoriale e non certo politico – afferma il sindaco di Albisola Franco Orsi -. Questo vale per Sara Brizzo quanto per il sindaco Renato Zunino”.
“Le elezioni provinciali eleggono un organo che deve garantire una gestione unitaria e consortile, considerando anche i problemi dell’ente provinciale. Non siamo certo disponibili ad una gestione 6 a 5…anche perché un vero vincitore tra centro destra e centro sinistra secondo me non c’è e non è netto: per questo serve un atto di responsabilità comune per cercare di superare le difficoltà della Provincia” spiega Orsi.
Ma il consigliere sara Brizzo farà da stampella al presidente Giuliano? In caso contrario il centro destra avrebbe una maggioranza in grado di sfiduciare l’attuale numero uno di Palazzo Nervi: “Sarebbe una maggioranza inadeguata rispetto alle necessità della Provincia e ribadisco che la lista del levante è nata per realizzare un progetto di collaborazione, non certo per farsi tirare in ballo da scontri tra gli schieramenti politici” conclude Orsi.
E per il sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano: “Io non credo che si debba parlare di vittoria del centro destra, è una analisi assolutamente sbagliata anche perché non tiene conto che la lista del levante è stata creata per supportare ancora il presidente della Provincia nella sua azione di governo. L’esultanza del centro destra è fuori luogo, in quanto, alla luce dei risultati, sono convinto che il presidente Giuliano avrà la fiducia per andare avanti”.
Insomma, per Briano non c’è stato alcun ribaltone: “Rispetto a due anni fa, il centrodestra ha conquistato due seggi in più, ma non siamo di fronte ad un ribaltone. Il Partito Democratico, attraverso i propri amministratori di maggioranza e minoranza, ha contribuito anche all’elezione di Sara Brizzo nell’ambito di una condivisione della fiducia alla presidente uscente Monica Giuliano e nell’ottica di una lista unica del levante savonese. L’unico spostamento reale è rappresentato dal voto pesante della maggioranza di centro destra a Savona, dove peraltro prendiamo atto che sono iniziate le faide interne, visto che il consigliere Fiorenzo Ghiso è stato impallinato”.
“La Provincia, oggi più che mai, ha bisogno di una gestione collegiale ed è fondamentale non sospendere o rallentare l’attività amministrativa, in quanto i temi da affrontare sono molti, delicati e complessi. Come ha dichiarato il presidente Giuliano, credo si possa instaurare un proficuo rapporto di collaborazione tra i vari consiglieri, fondamentale per il futuro di questo Ente”.
Il capogruppo del Pd in Regione Raffaella Paita condivide la visione del segretario provinciale Fulvio Briano e commenta: “A Savona il centrodestra aveva i numeri per il ribaltone in Provincia, ma grazie alla lista territoriale di levante savonese e alle lotte intestine tra Lega e Forza Italia siamo riusciti nello straordinario risultato del pareggio. La destra canta vittoria, mentre dovrebbero riconoscere che era praticamene impossibile perdere; grazie alla regia dei loro rappresentanti, però, sono riusciti nell’obiettivo”.
Non la pensa così, però, l’esponente del Pd Giuliano Arnaldi: “Sono riusciti a farci perdere anche la Provincia. Dopo Regione e Comune Capoluogo anche Palazzo Nervi viene regalato al centro destra di Toti da un gruppo di persone autoreferenziate ed evidentemente inadeguate al ruolo per il quale (si) sono nominate. Il dato politico che riguarda l’intero ponente è che si è chiusa la finestra temporale che vedeva il Pd convincere gli elettori moderati. In un partito serio chi ha avuto l’onore di guidare questo partito dovrebbe avere ora l’onere e la decenza di farsi da parte. Se possibile questa sconfitta è ancora più grave, perché il sistema elettorale provinciale consente ai partiti un notevole controllo: votano solo i consiglieri comunali e i sindaci. Ed è significativo notare come i consiglieri dei Comuni più piccoli , presumibilmente i più radicati sul territorio e meno condizionati dai partiti, siano quelli che hanno maggiormente disertato le urne, delusi da un sistema che sentono sempre più distante e incomprensibile”.
La segreteria PD ha sbagliato tutto, privilegiando tatticismi buoni ed ambizioni personali sprovviste di quella autorevolezza necessaria a convincere in tempi difficili come questi. La lista è stata fatta ed approvata per delega dall’alto, senza discussione, senza consultare chi ha ottenuto realmente il consenso popolare, ignorando l’intero territorio: la Valle Bormida non è stata rappresentata, a Ponente si è preferito il protagonismo personale alla difficile ma indispensabile condivisione. In compenso vecchi e nuovi signori delle tessere si stanno organizzando per controllare un Congresso che evidentemente servirà solo a garantire candidature (che dovranno però fare i conti con il giudizio popolare del voto…). Qualcuno si svegli a Roma! Commissariate il Pd savonese prima che ci trascinino verso la prossima, ennesima sconfitta” conclude Arnaldi.
“Voglio ringraziare per i voti ricevuti nella elezione per la Provincia di Savona dove sono stato il più’ votato nella lista del levante savonese – dice il sindaco di Celle Ligure Renato Zunino – . E’ una lista territoriale promossa da otto sindaci del Levante Savonese e costruita su un programma: la nostra presenza in Provincia sarà caratterizzata da un apporto programmatico in modo particolare legato al territorio del levante e aperto a tutti i problemi provinciali. I nostri eletti riferiranno in modo particolare ai sindaci e il nostro spirito è quello della collaborazione con il presidente Giuliano e con l’intero consiglio misurandoci su i veri problemi del territorio provinciale. Tutta una serie di ricostruzioni di divisioni esistenti tra gli eletti non e’ vera e crediamo che sia io che Sara Brizzo possiamo rappresentare uno stimolo nel lavori del Consiglio provinciale” conclude.