Albenga/Cairo M. No alla privatizzazione degli ospedali di Albenga e Cairo. Il monito arriva dalle organizzazioni sindacali dopo le volontà espresse dalla Regione Liguria in tema di riorganizzazione ospedaliera nel savonese. “Nella nostra provincia la Fp-Cgil da anni sostiene un percorso di riconversione degli Ospedali di Cairo e di Albenga per offrire una Sanità al cittadino con risposte più efficaci quali gli ospedali di Distretto e/o di Territorio che vedano il coinvolgimento dei medici di medicina generale e il paziente al centro di un percorso” sottolinea il segretario provinciale Fp-Cgil Ciro Ferrentino.
“La scelta di oggi è quella di lasciare in mano la sanità a gruppi che, essendo privati, costruiranno sul business un diritto alla salute che porterà inevitabilmente costi superiori alle tasche dei cittadini. La scommessa è far decollare il territorio e invece si sceglie sistematicamente i comitati di affari. E’ cominciato lo smantellamento del sistema che già oggi vede medici professionisti in procinto di licenziarsi dal pubblico per approdare verso un privato più vantaggioso per le loro tasche. Cosa diventerà la Sanità nella nostra provincia e in Liguria?”.
“Il territorio e i suoi servizi, la presa in carico di pazienti con una sanità pro-attiva da parte di professionisti non ve né ombra e il risultato sarà che la qualità del servizio al cittadino sarà orientato solo su quello che produrrà un business per chi deciderà di investire e trarre profitto dal questo nuovo sistema. La concessione dei pronti soccorso negli ospedali in oggetto, sembra più un modo per zittire i timori locali che pensano di essere sicuri con un Pronto Soccorso vicino. La realtà è che un pronto soccorso slegato da reparti e dai servizi di emergenza quali ad esempio la rianimazione e la cardiologia, non mette gli utenti in sicurezza”.
“Questo è stato sempre il motivo per cui a Cairo e ad Albenga sono stati declassati. Prima di parlare di costi si pensi alla sicurezza dei pazienti. Un Pronto Soccorso in un Ospedale senza Rianimazione è sicuro? Basta con gli slogan. Fino a ieri era troppo costoso l’avvio dei pronto soccorso nei due ospedali indicati, ora invece no” aggiunge ancora l’esponente sindacale.
“Altro punto: Il personale non si tocca rimane tutto pubblico. Caro assessore allora proprio non ha capito. Non bastano slogan per costruire una sanità diversa, ad oggi non abbiamo visto una riorganizzazione vera, non abbiamo visto costruire un modello serio ma abbiamo visto solo un libro bianco proprio bianco, tanti sorrisi qualche inaugurazione e qualche operazione di marketing. Qual è il nuovo modello ligure nel suo insieme? Legge Balduzzi, riorganizzazioni posti letto e soprattutto territorio vero, queste sono le vere scommesse da fare, ma per fare questo ci vuole coraggio. Mi pare che non si stia andando in questa direzione, se si pensa di governare in questo modo, la Fp Cgil sarà contro questo modo di procedere, perché altro non è che maggiori costi dalle tasche dei cittadini e non una riforma della sanità vera”.
“Già oggi il personale ospedaliero è al collasso e il cittadino non avendo risposte adeguate sul territorio si rivolge sempre più spesso al Pronto Soccorso, ma in questi giorni la novità è che vengono somministrate bevande calde per rendere più confortevole l’attesa di ore. Non è la riforma che vogliamo. Non in ultimo, ieri si è tenuta una riunione in Regione dove, vista la delicatezza della questione, si potevano informare le organizzazioni sindacali presenti, ma così non è stato. Partiamo da qui. Settimana prossima abbiamo già previsto un coordinamento regionale dove decideremo insieme alle altre province e alla CGIL regionale quali iniziative promuovere in tal senso” conclude Ferrentino.