Il saluto

Lupi: “Grazia del Giubileo in un 2016 duro, per Savona anno zero”

Nell’omelia del Te Deum, il vescovo Vittorio Lupi traccia un bilancio dell’anno che si chiude

Vescovo Lupi

Savona. Come di consueto, durante l’omelia del Te Deum, celebrazione di ieri sera in Duomo, monsignor Vittorio Lupi ha tracciato un bilancio dell’anno appena terminato. Tanti i temi citati dal Vescovo a livello internazionale, italiano, locale, ecclesiale e diocesano.

Dopo aver accennato a fatti politicamente significativi come la Brexit e la vittoria di Trump alla presidenziali Usa, il passaggio sul terrorismo. “In primavera gli attentati a Bruxelles, poi la strage di cristiani in Pakistan, significativamente e tragicamente nel giorno di Pasqua. Poi una vera escalation di morti e violenze, di atti barbari e ingiustificabili, che ha colpito anche molto vicino a noi, con la strage di Nizza la notte del 14 luglio fino alla decapitazione del sacerdote vicino a Rouen sempre in Francia. Tutto questo senza dimenticare Dacca, Orlando, gli episodi della Germania nei mesi scorsi, culminati con la strage di Berlino proprio in questi ultimi giorni, a poche ore dal Natale. Per non parlare delle sempre gravissime situazioni in Africa e in Medio Oriente, in particolare in Libia e in Siria, con la conseguente crisi dei residenti, che devono abbandonare le loro abitazioni e le città, alimentando la triste e innumerevole schiera dei profughi, cito per tutti la tragedia di Aleppo, città martire”.

Poi il piano nazionale col vescovo che ricorda il recente esito del referendum con le conseguenti dimissioni di Renzi e la nascita del governo Gentiloni, l’escalation della violenza sulle donne, l’incidente ferroviario in Puglia e soprattutto il terremoto che, dalla fine di agosto, ha ripetutamente colpito il centro dell’Italia senza dimenticare l’alluvione “che a fine novembre ha coinvolto valli a noi vicine nel Ponente ligure e nel basso Piemonte”. E proprio sul piano locale monsignor Lupi aggiunge: “L’anno è da ricordare per il rinnovo di numerose amministrazioni comunali, in primis quella di Savona con la città che per la prima volta è guidata da un sindaco donna. Un 2016 davvero particolare per il capoluogo con l’accorpamento dell’autorità portuale con Genova (che segue di pochi mesi quello della sua storica cassa di risparmio), la chiusura del carcere di sant’Agostino, e il già citato cambio di guida amministrativa”.

“A livello diocesano l’anno è stato segnato dal Giubileo della Misericordia e da numerosi segni ed eventi di carità, di fede, ma anche di cultura, arte, musica e perfino sport che abbiamo promosso sul territorio assieme al Comune di Savona, alle Opere Sociali N.S. di Misericordia, alle Confraternite diocesane e ad altre realtà – prosegue monsignor Lupi – un lungo e intenso programma di cui possiamo ricordare anzitutto due celebrazioni al Santuario: quella per la Festa Patronale del 18 marzo presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco e quella per il 201° anniversario dell’incoronazione della statua mariana da parte di Pio VII con i cardinali Dominique Mamberti e Domenico Calcagno. Molto significativo anche l’incontro interreligioso promosso nel marzo scorso dalla nostra Diocesi che ha visto, per la prima volta, confrontarsi rappresentanti delle principali fedi presenti sul territorio ovvero cattolici, ortodossi, protestanti, ebrei e musulmani”.

“Da menzionare inoltre concerti, appuntamenti culturali, presentazioni di libri, visite guidate, addirittura una corsa podistica con fine benefico e una visione notturna del cielo sopra il Santuario: tutte occasioni di incontro, in quest’anno di misericordia, su diversi settori, nel solco di quella Chiesa in uscita tanto cara a Papa Francesco – aggiunge – inoltre le tante iniziative che già erano ricorrenti in diocesi, come la biennale Processione del Venerdì Santo e l’annuale incontro delle Confraternite, come anche il Cantare e portare la Croce, sono state inserite quest’anno negli eventi giubilari”. “Vanno ricordate le tre importanti iniziative caritative entrate nel vivo proprio nell’Anno santo: l’Emporio Caritas, l’accoglienza ai migranti, che si è fatta più consistente ed organizzata, e la casa-famiglia Benedetta Rossello sorta ad Albissola per famiglie e persone in difficoltà. Tre temi che ci stanno molto a cuore e che come diocesi abbiamo voluto rilanciare in occasione del recente periodo di Avvento”.

Non manca il ricordo di sacerdoti diocesani e religiosi scomparsi nel 2016: don Renato Schiappacasse, gli abati emeriti di Finalpia Romano Cecolin e Placido Colabattista, don Giovanni Ghilardi, don Osvaldo Dettoni.

Infine il passaggio sul cambio della guida pastorale della Diocesi di Savona-Noli. “La novità che ci riguarda più da vicino quest’anno è la nomina del nuovo Vescovo: è una grazia del Signore: è stato nominato il 20 ottobre; lo scorso 17 dicembre è stato consacrato vescovo a Chiavari, diocesi in cui è diventato sacerdote, parroco e Vicario generale. Alla sua consacrazione abbiamo partecipato dalla nostra diocesi con diversi pullman e auto private e questo indica la gioia dei fedeli di poter avere un nuovo pastore che presto, il 15 gennaio, verrà tra di noi per prendersi cura della diocesi. Sarà certamente un momento di grazia, una ventata di aria nuova, un coinvolgimento delle persone ad un lavoro comune – afferma il vescovo Lupi – sarà una sorta di “anno zero” per Savona, per le altre novità anche in campo civile, a cui auguriamo di poter ripartire con nuovo entusiasmo in tutti i campi”.

“Domenica 8 gennaio alle ore 18 vorrò dare un saluto a tutta la diocesi, per esprimere al Signore e a tutti i collaboratori non solo della diocesi, ma di tutte le parrocchie, il mio sentito ringraziamento. Come già ripetutamente affermato, rimarrò in diocesi a disposizione del Vescovo e dei sacerdoti, per tutte le necessità che avranno di aiuto e collaborazione, che farò volentieri per questa diocesi che ho servito come vescovo e che continuerò a servire con gioia e con spirito di servizio in tutte le realtà, anche le più modeste e piccole – conclude il vescovo Lupi – ringraziamo il Signore per tutto il bene che abbiamo ricevuto e per quello che per sua grazia abbiamo potuto fare; la Madre di Misericordia, ci accompagni nel nostro cammino che avviene qui nel tempo per giungere quando il Signore vorrà, all’abbraccio con Lui nell’eternità”.

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