Mano tesa

Loano, un “Benvenuto in musica” per far incontrare i profughi e la cittadinanza fotogallery

E' stato voluto dalla Fondazione Ceis, che gestisce l'accoglienza dei profughi a Pietra e Loano

Il "Benvenuto in musica" ai profughi di Loano

Loano. C’era l’amministrazione comunale quasi al completo, i circa 25 profughi attualmente ospitati a Loano e Pietra Ligure e decine di loanesi alla messa con concerto organizzata dalla Fondazione Ceis di Genova per accogliere i nuovi “concittadini” loanesi e pietresi e anche per farli conoscere alla cittadinanza loanese.

Ieri sera nella chiesa di Santa Maria della Misericordia un “Benvenuto in musica” voluto dalla Fondazione che gestisce l’accoglienza dei “richiedenti asilo” attualmente ospitati all’ex convento di Sant’Agostino di Loano e in un albergo di Pietra Ligure.

Dopo la messa celebrata da don Ivo Raimondo (vicario generale della diocesi), don Edmondo Bianco (parroco della San Giovanni di Loano) e don Enrico Giovannini, alle 19 si è tenuto il concerto per voce solita, organo e tromba di Melissa Briozzo (soprano), Franco Cocco (tromba) e Andrea Verrando (organo), che hanno eseguito musiche di Mendelssohn, Hollins, Haendel, Caccini e Franck. Alle 20 c’è stata poi la cena.

Il

Alla serata, come detto, ha preso parte la squadra amministrativa del sindaco Luigi Pignocca e tutti i profughi attualmente ospitati a Loano e Pietra, che dopo aver seguito la messa e il concerto hanno preso contatto con i cittadini loanesi nella cena tenutasi nelle sale dell’ex centro sacerdotale dando anche una mano a “servire” gli ospiti. Presente anche il comandante della polizia municipale Gian Luigi Soro e una delegazione delle “Mamme Attive”.

Lo spirito con cui Ceis ha organizzato l’iniziativa di ieri sera sono ben riassunte nelle parole della fondatrice Bianca Costa Bozzo: “Spesso alle istituzioni si richiedono risposte che esse non posso dare. I bisogni di umanità e condivisione, propri di ogni uomo, possono trovare risposta solo nella solidarietà. La solidarietà non è un’utopia”.

“Siamo giunti a Loano e Pietra Ligure per offrire solidarietà – hanno spiegato da Ceis – e con questa iniziativa abbiamo voluto non solo dare un benvenuto ai profughi ma anche aprire le porte della nostra nuova sede a tutta la cittadinanza”.

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