Albenga/Ceriale. Nessun risarcimento per le aziende liguri (comprese quelle di Albenga e Ceriale) colpite dall’alluvione del 2014. E’ questo il dato più importante e più drammatico emerso dall’incontro tenutosi questa mattina al ministero dell’economia e delle finanze tra i sindaci di Albenga e Ceriale Giorgio Cangiano ed Ennio Fazio ed il sottosegretario Paola De Micheli. Al tavolo hanno preso parte anche i due parlamentari savonesi Franco Vazio ed Anna Giacobbe.
Il quadro tracciato dal sottosegretario e dai funzionari del Mef è drammatico: “La Regione Liguria non ha presentato la rendicontazione dei danni subiti e la domanda per accedere ai fondi nelle modalità e nei termini previsti e perciò le nostre aziende non avranno diritto ad alcun risarcimento – spiegano senza mezzi termini i due primi cittadini – I fondi c’erano e per la prima volta erano stati stanziati sul capitolo della protezione civile affinché si potesse procedere con i risarcimenti. Mentre tutte le altre Regioni hanno presentato la documentazione in modo completo e seguendo la giusta procedura, la Liguria è l’unica regione a non aver completato la richiesta come si deve. Per questo motivo, non potremo accedere ai fondi”.
Insomma, una procedura completata nel modo sbagliato, un errore che impedirà l’erogazione dei fondi e del risarcimenti per centinaia di aziende danneggiate.
Una doccia a dir poco gelata che pare confermare i timori evidenziati nelle scorse settimane dal gruppo regionale del Pd e anche dal deputato Dem Franco Vazio, che più volte hanno accusato l’amministrazione del governatore Giovanni Toti di non aver presentato la domanda nella maniera giusta. L’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai si era più volte detto sicuro del lavoro suo e dei suoi uffici e aveva allontanato ogni accusa di errore. Il vertice di oggi al Mef, invece, pare dare ragione ai più “pessimisti”.
“Al di là di questi aspetti – dicono ancora Cangiano e Fazio – restano il torto e il danno per le imprese e le aziende del territorio, che non otterranno il risarcimento per i danni subiti. Anche per questo, dopo aver avuto questo ‘colpo’ da parte dei dirigenti del Mef, ci siamo messi subito al lavoro per capire come superare questa situazione che mette a repentaglio tantissime realtà del nostro territorio, le quali rischiano di chiudere per un errore commesso da altri”.
“Il funzionario si è dimostrato molto sensibile e ci ha presentato la possibilità di aprire una procedura ad hoc per la Liguria, per fare in modo che i nostri imprenditori possano ugualmente ottenere quanto spetterebbe loro. Si tratta di un iter molto complicato, che prevede il ri-finanziamento del capitolo con nuovi fondi che, vista anche la situazione e le tante emergenze di questo periodo, saranno molto difficili da trovare. Ma il sottosegretario e i funzionari ci hanno garantito il loro massimo impegno per risolvere la questione. Speriamo di avere riscontri entro breve”.
Nel frattempo, Cangiano e Fazio hanno convocato per domani a mezzogiorno una nuova riunione del “Tavolo Verde” alla quale sono state invitate tutte le associazioni di categoria: “Spiegheremo loro ciò che è emerso dal tavolo romano e studieremo un modo per andare avanti. Ora ci interessa solo capire come ottenere il risarcimento.