Bardineto. Lo scorso 12 gennaio era finito in manette dopo aver avuto una discussione in un bar di Bardineto mentre era agli arresti domiciliari, con la conseguente accusa di evasione. Questa mattina per quell’episodio M.D., 28 anni, ha patteggiato sei mesi di reclusione in tribunale.
Ad arrestarlo erano stati i carabinieri di Calizzano (coadiuvati dai militari della stazione di Cengio e dell’aliquota radiomobile della compagnia di Cairo Montenotte) che lo avevano sorpreso fuori dal bar di Bardineto mentre invece doveva essere in casa a scontare la detenzione domiciliare (dopo una condanna per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti accertati dai carabinieri di Albenga) che sarebbe dovuta scadere a febbraio 2018.
I militari erano intervenuti dopo la segnalazione di una discussione fuori dal locale che vedeva coinvolto M.D. (che si trovava in evidente stato di ebbrezza) e, una volta accertato che era “evaso” dai domiciliari, lo avevano arrestato.
L’uomo non era nuovo a comportamenti analoghi, infatti, già in altre cinque occasioni i carabinieri di Calizzano lo avevano denunciato a piede libero per non averlo trovato in casa durante in controlli e altre due volte era stato arrestato in flagranza per lo stesso motivo.
Nella prima udienza del processo per direttissima il giudice Emilio Fois aveva convalidato il suo arresto e, come previsto dal codice, aveva aggravato la misura cautelare disponendo la custodia in carcere a Genova Marassi.
Vista la richiesta di termini a difesa avanzata dal suo legale, l’avvocato Graziano Aschero, il processo era stato rinviato a questa mattina quando è stato definito il patteggiamento. Nel gennaio del 2016 M.D. aveva già patteggiato dieci mesi di reclusione per resistenza ed evasione proprio dopo essere finito in manette a causa della discussione con gli altri avventori di un bar di Bardineto e dopo essersi scagliato contro i carabinieri.