Presa di posizione

Accoglienza profughi a Loano, Tassara e Siccardi: “Il sindaco indirizzi verso una sincera integrazione”

I consiglieri di minoranza spiegano: "Vorremmo cercare di ammorbidire posizioni che ci sembrano non rispecchiare il carattere della nostra città"

Profughi Loano
Foto d'archivio

Loano. “Continuiamo a leggere sempre più allarmanti preoccupazione relative all’ospitalità che dovremmo riservare ad un numero imprecisato di profughi. Ovviamente non vogliamo contrapposizioni con nessuno, non c’è politica nelle nostre esternazioni, ma solo riflessioni che vorremmo condividere per cercare di ammorbidire posizioni che ci sembrano non rispecchiare il carattere della nostra città”. Così i consiglieri comunali del Pd Gianni Siccardi e Giulia Tassara intervengono sul tema dell’accoglienza profughi a Loano.

“I morti di questo esodo hanno sfiorato le 5.000 unità, anche qui non lesiniamo la
nostra commozione a questo massacro e ci basiscono quotidianamente le immagini
che ci giungono dalla Siria e da tutto il continente africano dilaniato da una guerra
religisa senza senso. Riflettiamo ora, senza retorica, quanti di noi metterebbero i loro figli su barconi, di precaria navigabilità, senza la convinzione che qualunque cosa si trovi nella sponda opposta del Mediterraneo sia migliore dell’inferno che si lasciano alle spalle. Quanto sopra immaginiamo di averlo vissuto tutti con enorme e sincera
partecipazione, ma oggi che tocca a noi qualcosa cambia; subentra la paura. La
solidarietà lascia spazio in crescendo a scenari di: delinquenza; attentati e stragi” osservano Tassara e Siccardi.

“Certamente ed obiettivamente una componente di delinquenza si cela in mezzo a
questo popolo in attesa di una nuova terra promessa, che per molti di loro non è la
nostra Italia; tanto meno la nostra Loano. Giusto, quindi, uno stato di allerta, ma nella
stessa eguale misura in cui lo dovremmo trovare nel nostro vivere quotidiano. Le
cronache italiane, come quelle di Loano non sono avare di atti criminosi, commessi
da nostri stessi connazionali. Eppure un’aggressione nel centro di Loano ci turba
meno di 10 – 20 – 50 profughi. Ed una religiosissima giunta che parla per bocca del suo Sindaco che fa? Da una parte ci estende l’invito della Ceis alla messa di benvenuto, presso gli Agostiniani, e dall’altra anticipa il periodo Pasquale: Barabba o Gesù” proseguono i consiglieri del Pd.

“No, non ci piace, riteniamo che un Sindaco debba tenere per se ogni fonte di logica
preoccupazione (lavorando per mitigarla) ed indirizzare il proprio popolo verso uno
spirito di sincera integrazione; debba sentire forte il dovere di recarsi nelle scuole e
spiegare questo nuovo capitolo di storia (i giovani hanno necessità di confrontarsi
senza paure). Debba, ancora, far appello alla propria religiosità e ripercorrere la
strada di Papa Francesco ed il messaggio forte che lo stesso ha lanciato a Lampedusa.
Concludiamo con questo appello: Signor Sindaco una parte di chi scrive si professa atea, ma Le assicuriamo che il discorso, citato poc’anzi, è un trattato di logica e superba convivenza, senta anche la Sua collega Giusi Nicolini e vedrà che molte cose sembreranno meno cavillose di quelle che appaiono e certamente più risolvibili che attorno al solito tavolo” concludono Giulia Tassara e Gianni Siccardi.

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