Magliolo. E’ deceduto per uno scompenso cardiaco, un malore improvviso accentuato probabilmente anche da una patologia renale. Questa è la causa della morte di M.G., il 45enne di Magliolo ritrovato cadavere nella sua abitazione lo scorso 14 dicembre. Oggi pomeriggio è stata eseguita l’autopsia sul corpo dell’uomo da parte del medico legale Marco Canepa, su disposizione della Procura della Repubblica di Savona che ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio dopo la denuncia della ex moglie.
A dare l’allarme erano stati gli amici che non avevano più sue notizie e, preoccupati, lo stavano cercando: l’uomo non rispondeva più al telefono, poi la tragica scoperta del corpo senza vita nell’alloggio dove risiedeva, nel comune della Val Maremola.
Secondo gli accertamenti investigativi e stando al racconto della ex moglie, la sera prima della tragedia il quarantacinquenne aveva partecipato ad una festa di compleanno nella quale, secondo alcuni testimoni, aveva bevuto molto e per questo era stato riaccompagnato a casa dagli amici. Non si esclude, infatti, che M.G. quella sera, se fosse stato subito soccorso, avrebbe potuto essere salvato.
Il pm aveva ordinato la riesumazione del cadavere proprio per effettuare l’esame autoptico e vedere le cause effettive del decesso. E sono ancora in corso altri riscontri per stabilire con certezza se dei soccorsi più tempestivi avrebbero potuto salvare la vita al 45enne, e quindi accertare possibili responsabilità nella morte dell’uomo. Decisivi a fini dell’inchiesta giudiziaria saranno i risultati degli esami istologici e tossicologici eseguiti sul corpo di M.G. nel corso dell’autopsia: i responsi si conosceranno tra una ventina di giorni.
Dall’esame autoptico è emerso che il possibile abuso di alcol e lo stato di alterazione, proprio per la patologia renale riscontrata, potrebbe essere stato decisivo nel provocare lo scompenso cardiaco e quindi il fatale malore che ha determinato il decesso del 45enne.