Varazze, delibera sull’ospedale San Paolo: l’astensione del M5S
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Varazze. Il MoVimento 5 Stelle vuole spiegare i motivi della propria astensione alla delibera votata in Consiglio Comunale relativa all’ospedale San Paolo di Savona. “La progressiva spoliazione del San Paolo da specialità ed attrezzature è purttoppo iniziata già da tempo, per cui riteniamo scorretto indicare il decreto Balduzzi quale unico colpevole di una generale tendenza ad impoverire il territorio di servizi essenziali come quelli sanitari. La responsabilità principale è dovuta ad una non corretta politica di distribuzione delle risorse a livello nazionale e regionale, temi rispetto ai quali il consiglio comunale è impotente ed incompetente” dicono i consiglieri Armida Fazio e Diego Lofrano.
E il M5S varazzino aggiunge: “Ciò che nasconde il tema trattato in Consiglio comunale, a nostro parere, è in realtà una “guerra politica” tra due opposte correnti, quella “pro Santa Corona”, sostenuta da numerosi politici a livello regionale provenienti dal ponente ligure, e quella “pro San Paolo”, sostenuta, invece, da tutti i nostri politici locali che si sentono in qualche modo traditi e dimenticati dai primi. Quello che si vuole fare apparire come un improvviso interesse per i bisogni primari dei cittadini altro non è che una apparente lotta per mantenere o allargare il proprio serbatoio di voti. Il nostro gruppo consiliare, quindi, ha preferito tenersi fuori da questo teatrino assurdo che si fa sulla pelle dei cittadini”.
“La sanità è competenza regionale e non comunale, come detto. Il nostro sindaco lo sa bene, come sa che la delibera votata non ha nessun effetto concreto se non quello di manifestare la volontà di schierarsi per motivi personali. Troviamo inoltre curioso il suo pubblico ringraziamento all’assessore regionale, visto che fino a ieri si dichiarava per il Sì alla riforma costituzionale renziana e al conseguente scippo delle competenze regionali in materia di sanità a favore dello Stato centrale”.
“A noi piacerebbe che entrambi gli ospedali potessero migliorare, ma sappiamo che ciò non potrà accadere, per lo meno a breve termine, perché le risorse non ci sono, come ci dicono spesso. Ciò che non viene invece detto sono le precise responsabilità di quella stessa politica che, adesso, finge di stracciarsi le vesti e di schierarsi dalla parte dei più deboli” concludono gli esponenti pentastellati.
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