Protesta

Sportello per le famiglie contro bullismo e gender, “Difendiamo i nostri figli” sostiene la Regione

regione liguria

Liguria. I Comitati “Difendiamo i nostri figli” di Genova, Imperia, La Spezia e Savona esprimono “preoccupazione per la protesta, di cui hanno dato notizia nei giorni scorsi gli organi di stampa, sollevata nei confronti della iniziativa annunciata dalla Regione Liguria con l’approvazione di una mozione, di iniziativa del consigliere Matteo Rosso, per l’istituzione di uno sportello dedicato all’offerta di consigli e informazioni alle famiglie sui temi della legislazione scolastica, del contrasto al bullismo, al vandalismo, alla discriminazione ed alla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole contro la volontà dei genitori”.

“L’ostile presa di posizione dei gruppi organizzati che hanno sollevato la protesta esprime un preoccupante atteggiamento retrivo ed oscurantista – sostengono i comitati – diretto ad impedire alle famiglie di crescere responsabilmente nella capacità di favorire la prevenzione di fenomeni che destano allarme sociale e che richiedono la costruzione di percorsi di alleanza scuola/famiglia, non pericolosi conflitti sull’istruzione ed educazione dei minori”.

“In nessun modo – continuano – lo sportello annunciato dalla Regione potrebbe ledere la libertà di insegnamento dei docenti e l’autonomia delle istituzioni scolastiche, sicché la protesta si fonda su una distorta e pretestuosa interpretazione dell’iniziativa: i nostri Comitati si augurano, piuttosto, che lo sportello possa soddisfare le evidenti necessità di sostegno e chiarimento di moltissimi genitori, risvegliando e sostenendo i loro compiti educativi, in linea con gli obblighi che la nostra Costituzione impone anche alla Regione con riguardo alla promozione dei compiti della famiglia”.

“In un Paese democratico, fondato sullo Stato di diritto come il nostro, la libertà di insegnamento dei docenti e l’autonomia delle istituzioni scolastiche devono convivere con il rispetto del diritto inviolabile dei genitori di scegliere e guidare l’educazione ed istruzione dei figli, anche attraverso una costruttiva presenza nelle scuole, resa possibile da una adeguata conoscenza della legislazione scolastica”.

“E’ davvero preoccupante che esistano ancora oggi iniziative, come la protesta in questione, dirette ad offuscare e marginalizzare tale diritto inviolabile, evocando le drammatiche passate esperienze dell’educazione di Stato, che si auspica non debbano più essere vissute dal nostro Paese.
I nostri Comitati appoggiano l’iniziativa annunciata dalla Regione, intravedendo che essa potrà favorire la ripresa di una proficua collaborazione tra scuola e famiglia, ciò di cui oggi si avverte massimamente la necessità”, concludono.

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