Referendum

Savona, il costituzionalista Ugo De Siervo spiega il suo sostegno alle ragioni del “No”

Ugo De Siervo
Foto d'archivio

Savona. Questa sera, giovedì 1 dicembre, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, alle ore 20,45 si terrà l’atteso incontro del Prof. Ugo De Siervo sulle tematiche del referendum costituzionale.

Nato a Savona, è rimasto molto legato affettivamente alla sua città: allievo di Paolo Barile, è stato professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Firenze e componente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.

Il 24 aprile 2002 è stato eletto alla Corte costituzionale dal Parlamento in seduta comune, ha assunto le sue funzioni dopo aver giurato il 29 aprile dello stesso anno. Il 25 febbraio 2009, il neoeletto presidente Francesco Amirante lo ha nominato vicepresidente.

Il 10 dicembre 2010 viene eletto presidente della Corte costituzionale, cessando dalla carica il 29 aprile 2011, e dal dicembre 2011 è collaboratore del quotidiano La Stampa.

Ha dichiarato apertamente il suo sostegno alle ragioni del “No” alla riforma costituzionale sottoposta al referendum del 4 dicembre 2016: “Io non sono un catastrofista però certo il governo con la legge elettorale nuova, con l’abolizione della fiducia da parte del Senato, con alcune leggi nuove che può fare su una corsia preferenziale (le leggi che devono essere votate entro 70 giorni) certamente assume, forse anche opportunamente, un forte ruolo istituzionale; il punto più debole di tutto in generale è un altro: questa riforma è una riforma fatta da poco più della maggioranza assoluta dicendo: poi andiamo al popolo per avere il consenso; questo meccanismo è molto pericoloso” afferma il noto costituzionalista.

Ed ancora: “Quelle 35 riforme di leggi costituzionali, della Costituzione, che sono state fatte, sono sempre passate, salvo che in quattro casi, con la maggioranza dei due terzi che è la prima grande scelta che fa l’art. 138 della Costituzione, perché la nostra Costituzione fissa le regole del gioco per tutti, per chi è maggioranza e per chi è opposizione. Se noi riduciamo la Costituzione, invece, a una cosa che viene decisa dalla maggioranza politica e poi si va al popolo, noi distruggiamo il concetto di Costituzione. I costituenti più saggi all’epoca della Costituente parlavano di casa comune, la Costituzione deve essere la casa comune in cui tutti si riconoscono, se io forzo troppo la modifica della Costituzione riducendo (il consenso) a chi è momentaneamente maggioranza, per qualche piccolo accordo, per qualche piccola conquista della maggioranza, e poi (faccio) una bella campagna demagogica, stiamo attenti distruggiamo la Costituzione in questo modo”.

L’incontro con il presidente emerito della Corte Costituzionale sarà dunque l’evento culminante della lunga campagna che il Comitato Democrazia Costituzionale di Savona ha attuato nell’ambito della Provincia con vari relatori ed ospiti di grande rilievo istituzionale.

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