La segnalazione

Referendum, M5S: “Seggi sigillati in anticipo a Dego, Quiliano e Varazze. Si rischiano brogli”

"In linea teorica - spiegano - si possono autenticare più schede ed attuare meccanismi di voto di scambio". La Prefettura ordina il riconteggio

Provincia. “La violazione delle due sezioni di Dego è stata fatta anche in tutte le sezioni di Quiliano ed almeno in una di Varazze. A questo punto sono troppe e si rischiano brogli: prima dell’inizio delle operazioni di voto le schede vanno ricontate“. E’ questa l’accusa che ieri sera il MoVimento 5 Stelle ha fatto pervenire alla Prefettura di Savona: a poche ore dal “caso Dego”, dunque, l’allarme per presunte irregolarità nella preparazione dei seggi si espande.

Il primo caso, come detto, era stato segnalato nel comune valbormidese: i rappresentanti di lista di due partiti, tra cui proprio il M5S, si erano regolarmente presentati alle 16 (orario di inizio delle operazioni di preparazione del seggio) trovando però tutto già allestito. La norma prevede invece che l’insediamento del seggio, con tutte le operazioni connesse (come l’arrivo dei “bustoni” dal Comune, l’apposizione dei sigilli alle finestre, la creazione delle urne e soprattutto la timbratura delle schede) avvenga alla presenza dei vari rappresentanti di lista, che hanno il compito di sorvegliare fungendo così da “garanti” per le varie forze politiche.

I finanzieri presenti nel seggio di Dego avevano spiegato agli increduli rappresentanti di lista che il presidente e gli scrutatori erano arrivati verso le 15 ed avevano completato le operazioni alle 15.40, quindi del loro arrivo. Immediatamente era scattata una segnalazione in Prefettura che aveva portato il dirigente dell’Ufficio Elettorale Provinciale, dottor Andrea Santonastaso, ad inviare una direttiva che obbligava i due presidenti delle due sezioni a rendere conto delle operazioni svolte ai rappresentanti di lista, questa mattina prima del voto.

In serata, però, il MoVimento 5 Stelle è tornato alla carica, segnalando alla Prefettura che “episodi identici sono avvenuti anche in tutte le sezioni di Quiliano ed almeno in una a Varazze”: anche lì, secondo i pentastellati, le operazioni sono terminate ed i sigilli sono stati apposti prima delle 15.40. A Varazze i rappresentanti di lista, sapendo di questa “usanza” (comunque irregolare), sono arrivati in anticipo garantendo la correttezza delle operazioni, mentre a Quiliano (in realtà in un solo seggio, a Roviasca, e non in tutti come segnalato dal M5S) si è verificato lo stesso problema di Dego, ossia l’autenticazione delle schede è avvenuta in loro assenza. “A questo punto le violazioni sono troppe – hanno fatto sapere alla Prefettura – Prima dell’inizio delle operazioni di voto, tutte quelle schede vanno ricontate aggiungendo un timbro e una firma per poter riconoscere eventuali schede sottratte in modo da garantire la correttezza delle operazioni di voto”.

Ma dove sta il possibile “broglio”? “In linea teorica – ci spiegano – uno dei componenti del seggio (in assenza di controllo dei rappresentanti di lista) potrebbe autenticare più schede del necessario, portarle fuori dal seggio, apporre il voto desiderato e darle a un elettore. A quel punto l’elettore entra, si fa dare la scheda bianca, in cabina la sostituisce con quella ricevuta all’esterno e poi imbuca quella nell’urna; una volta uscito mostra la scheda bianca a chi gli ha fornito quella ‘già votata’, dimostrando così di aver realmente votato come indicato“. Un meccanismo di “voto di scambio” che ovviamente è vietato (per la stessa norma che, ad esempio, vieta di scattare foto con il cellulare alle schede in cabina).

La Prefettura, dopo la sollecitazione del MoVimento, ha immediatamente provveduto ad emettere anche per il seggio di Roviasca una direttiva analoga a quella inviata ai presidenti delle sezioni di Dego, ordinando il riconteggio delle schede questa mattina all’alba prima dell’apertura dei seggi.

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