Pratica illegale

Referendum, ancora problemi: a Savona 57enne “beccata” a fotografare la scheda in cabina

Si è giustificata con gli agenti spiegando di averlo fatto per poter rileggere il quesito a casa con calma

fotografa scheda elettorale

Savona. Nemmeno il tempo di far scendere il polverone sollevato ieri dal MoVimento 5 Stelle in merito alle operazioni di allestimenti di alcuni seggi a Dego, Varazze e Roviasca (clicca qui per l’articolo) che si registra una nuova contestazione legata al voto per il referendum costituzionale.

Questa volta l’episodio si è verificato a Savona, e precisamente al seggio 2 presso le scuole elementari Colombo di via Caboto: una donna di 57 anni è stata sorpresa a fotografare la scheda elettorale all’interno della cabina.

Immediato l’intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria di Genova Pontedecimo, presenti all’esterno del seggio e richiamati dal presidente. La signora si è giustificata spiegando che voleva fotografare la scheda per leggere poi bene con calma il quesito una volta a casa. La Digos sta provvedendo in questi minuti agli accertamenti del caso, per verificare l’eventuale volontà di commettere un reato.

Fotografare il voto apposto sulla scheda, infatti, è illegale: il problema principale della foto alla scheda, infatti, è che si può essere accusati di “voto di scambio”, ossia quella pratica per cui un elettore viene “pagato” (in denaro, o mediante la promessa di favori) in cambio del suo voto (che viene garantito ad esempio proprio grazie ad una prova fotografica). Chiunque contravvenga a questa legge rischia l’arresto da tre a sei mesi ed una sanzione da 300 a 1000 euro.

Tutto, comunque, si è svolto nel massimo riserbo e senza intralciare in maniera significativa l’attività del seggio, che dopo una breve sospensione di circa un quarto d’ora è subito ripresa.

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