Andora. “E’ una giornata un po’ nuvolosa, ma serena per la Liguria”. Così il governatore della Regione Giovanni Toti commenta l’inaugurazione della tratta Andora-San Lorenzo del raddoppio ferroviario di ponente.
Il nuovo tracciato ferroviario, realizzato in variante a monte rispetto alla linea esistente, si sviluppa per circa 19 chilometri, di cui circa 16 chilometri in galleria. Le gallerie, sette delle quali a singola canna e doppio binario, sono state realizzate con tecniche di scavo sia meccanizzato sia tradizionale, a seconda delle caratteristiche geologiche, idrogeologiche e geotecniche degli ammassi attraversati. I torrenti presenti sul territorio nel tratto attraversato sono stati superati con viadotti. Tre le nuove stazioni realizzate: Imperia, che sostituisce le due attuali stazioni cittadine di Oneglia e Porto Maurizio, Diano e Andora, quest’ultima punto di connessione con la linea già in esercizio in direzione Genova. L’attivazione permette la riduzione dei tempi di viaggio fino a 15 minuti e l’aumento della capacità di traffico messa a disposizione delle imprese ferroviarie. Infatti, da oggi saranno 62 i treni al servizio della stazione di Imperia (contro i 54 del precedente orario), 56 quelli che fermeranno a Diano (46 nell’orario precedente) mentre passeranno da 22 a 30 i collegamenti della stazione di Andora.
Il raddoppio a monte tra Andora e San Lorenzo, e non più sulla costa, è risultato il più idoneo sia per le caratteristiche orografiche, perché non esposto a erosione marina e a rischi idrogeologici, sia per garantire ai pendolari la riduzione dei tempi di viaggio e un servizio ferroviario affidabili e con standard elevati di sicurezza, regolarità e puntualità. La nuova linea, inoltre, non ha passaggi a livello. Con l’attivazione del raddoppio fra Andora e San Lorenzo, la linea Genova-Savona- Ventimiglia ha tratte a doppio binario per oltre 120 chilometri su 147. L’investimento economico complessivo è di oltre 580 milioni di euro. Le tre nuove stazioni sono attrezzate con: marciapiedi alti 55 centimetri, secondo lo standard metropolitano, per poter entrare e uscire con maggiore facilità anche per le persone a ridotta mobilità e con disabilità; percorsi tattili con il contrasto visivo per gli ipovedenti; monitor arrivi/partenze e teleindicatori sulle banchine e nei sottopassi; aree di interscambio con il trasporto pubblico locale, taxi e auto private.
Il nuovo raddoppio è stato inaugurato con un viaggio a bordo di un treno regionale a cui hanno partecipato Riccardo Nencini, vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Giovanni Toti, governatore di Regione Liguria; Giovanni Berrino assessore ai trasporti; i sindaci dei comuni interessati dalla nuova linea. A fare gli onori di casa la presidente di Rete Ferroviaria Italiana Claudia Cattani, l’ad di Rfi, Maurizio Gentile, l’Ad di Trenitalia Barbara Morgante, e l’Ad di Italferr Carlo Carganico.
La linea è stata elettrificata ieri, in modo da consentire ai “treni test” di effettuare le necessarie verifiche agli impianti. Questa mattina è in programma il vero e proprio taglio del nastro con le autorità e il primo viaggio di un convoglio verso Imperia. E, ironia della sorte, il primo treno a viaggiare lungo la nuova tratta sarà uno degli ultimi convogli prodotti dallo stabilimento Bombardier di Vado Ligure.
Con l’inaugurazione di oggi, il tanto atteso raddoppio ferroviario arriva finalmente a lambire anche la provincia di Savona. Un momento che non è affatto un’esagerazione definire storico: “Quella di oggi è una giornata che aspettavamo da tanto tempo – conferma Toti – Questa è un’opera pubblica di grande importanza, un pezzo di quella strada per potenziare la logistica della nostra regione che stiamo perseguendo con grande pervicacia da quando siamo entrati in carica. Questa è un’opera progettata in tempi precedenti ma che arriva oggi a compimento. Dovremo trovare il modo di farla proseguire verso Genova nonostante le difficoltà che conosciamo bene e i soldi che sono pochi”.
Ma c’è ottimismo: “Il combinato disposto degli accordi siglati ieri con Trenitalia per il rinnovo totale della flotta viaggiante nella nostra regione, la nuova coppia di treni veloci per Genova, il Terzo Valico che prosegue ed è finanziato al Cipe per il suo quarto lotto, il raddoppio della linea verso ponente e la privatizzazione e la messa in efficienza totale dell’aeroporto di Genova (cosa che mi auguro avvenga rapidamente) daranno una bella scossa alla logistica di questa nostra Liguria. Che dovendo campare di turismo, terziario ed essere una piattaforma avanzata della logistica nazionale con i suoi porti, che oggi hanno una governance compiuta e credo anche di grandissima qualità, penso sarà più competitiva di quella che abbiamo trovato mesi fa”.
Tornando alla linea ferroviaria di ponente, la speranza ora è che la vecchia linea possa presto trasformarsi in una pista ciclabile: “E’ un progetto che c’è, ne abbiamo parlato ieri sera con l’Ad di Rfi Gentile – prosegue Toti – E’ un progetto che deve andare avanti, deve sostenersi dal punto di vista economico ed essere competitivo dal punto di vista della finanza pubblica. Ci siederemo intorno a un tavolo con tutti i Comuni dell’area in cui la ciclabile deve avanzare, ma ci siederemo insieme con tutti i Comuni che già ospitano questa importante opera per fare un piano di sostenibilità dei costi e di avanzamento della stessa. E’ un progetto assolutamente strategico per la nostra amministrazione, serve buona volontà e collaborazione di tutti. Anche da parte dei Comuni che fanno bene a volerla e devono anche fattivamente dimostrarlo”.