Pietra Ligure. Nella basilica di San Nicolò a Pietra Ligure è ormai tutto pronto per accogliere le reliquie di santa Madre Teresa di Calcutta. Le spoglie della santa saranno ospitate nella principale chiesa pietrese da domani 27 dicembre e fino al 30 dicembre compreso.
Le celebrazioni di questo importante momento inizieranno domani alle 17.30 con la processione dalla chiesa madre alla basilica di san Nicolò, dove, alle 18 sarà celebrata la santa messa, animata dalle mamme della parrocchia. A seguire, dalle 19 alle 21, la venerazione delle reliquie con proiezione di filmati sulla vita della santa. Mercoledì 28 alle 9 santa messa; dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, la preghiera guidata, il Rosario e, alle 17.30 santa messa, celebrata dal vicario generale, don Ivo Raimondo e animata dagli scout e dai catechisti con i bambini della parrocchia. Intorno alle 18.30 è prevista una veglia con i bambini.
Giovedì 29 dicembre, gli orari sono come il giorno precedente mentre alle 17.30 celebrerà la santa messa monsignor Giorgio Brancaleoni; mentre alle 20.30 è in programma la grande veglia di preghiera. Venerdì 30 dicembre, alle 17.30, la santa messa sarà celebrata dal vescovo Guglielmo Borghetti, animata dai gruppi di carità della parrocchia. Al termine la reliquia verrà accompagnata al ponte sul Maremola per la partenza.
La reliquia, contenente il sangue di Madre Teresa, viene inviata da padre Brian Kolodiejchuk, superiore generale dei padri missionari della carità, nonché postulatore della causa di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
La basilica di San Nicolò ospita le reliquie della santa non per caso: “Abbiamo voluto concludere questo anno giubilare di misericordia – spiega il parroco Ennio Bezzone – ospitando nella nostra basilica (che tra l’altro è stata chiesa giubilare) le reliquie di quella che è forse la santa più famosa ad essere stata canonizzata dal papa quest’anno. Madre Teresa di Calcutta è l’emblema della misericordia dei nostri tempi: è stata una donna che si è data e si è spesa totalmente per le frange più povere e più schivate dalla gente nei sobborghi della città di Calcutta. E nonostante sia scomparsa, ancora oggi le sue suore portano avanti la sua azione in tutto il mondo e accettano di andare proprio e soprattutto dove c’è la miseria più nera. Io stesso ne ho conosciute diverse in Africa: per il loro impegno e la loro dedizione sono quasi eroiche”.
“Per questo motivo – chiosa don Ennio – abbiamo voluto portare qui le reliquie di Madre Teresa a conclusione di questo anno giubilare per prolungare ulteriormente la riflessione sulla misericordia, su come dobbiamo essere misericordiosi. Senza però dimenticare che Madre Teresa non è stata semplicemente una filantropa, un’amante dell’umanità, ma una donna di fede. Era una donna di preghiera e di contemplazione e tutto quello che faceva non partiva solo dal suo buon cuore ma dal fatto che lo sentiva come un modo per onorare Dio attraverso l’uomo in cui riconosceva il volto di Dio e la presenza di Dio. Non era solo una ‘brava donna’, era un’immagine e un modello di credente da proporre ancora adesso in un mondo in cui la fede quotidianamente sembra attrarre di meno”.
Inoltre, Madre Teresa è una santa moderna: “Oggi la santità non viene molto capita dalla gente, dal nostro modo di vivere che guarda ad altri principi e valori. Madre Teresa, invece, viene compresa dalla brava gente che vive in questi tempi moderni perché ha dato tanto per i poveri. La si sente vicina per l’idea di condivisione che ha portato avanti per tutta la vita. E questo è in grado di raggiungere non solo i cristiani convinti, ma anche quanti sono cristiani ma non praticano la chiesa”.