Savona. Nel giugno scorso era finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti verso i genitori e i fratelli dopo una violenta lite scoppiata tra le mura domestiche. Una vicenda per la quale, questa mattina, un diciannovenne di Noli, I.Z., ha patteggiato un anno e quattro mesi con la sospensione condizionale della pena davanti al giudice Francesco Meloni che ha anche revocato il divieto di avvicinamento ai famigliari.
Il ragazzo, difeso dall’avvocato Vito Anobile (sostituito in udienza preliminare dalla collega Anna Maria Gottardi), era accusato di aver maltrattato, tra il 2013 ed il giugno scorso, in diverse occasioni, genitori e fratelli con atteggiamenti minacciosi, insulti e anche danneggiando gli arredi di casa. Le manette erano scattate dopo quella che si era rivelata l’ennesima lite: il ragazzo era tornato a casa dopo qualche mese di assenza ed aveva preteso di fermarsi a dormire. Da lì era nata una discussione con il padre che poi era degenerata.
Nel corso dell’udienza di convalida, quando il diciannovenne era tornato libero, l’avvocato Anobile aveva spiegato che I.Z. era pronto ad affrontare un percorso, anche grazie all’aiuto degli assistenti sociali e dei genitori, per cercare di recuperare la vita famigliare.