Senza assistenza?

Mioglia senza medico di famiglia, la protesta: “Negato servizio essenziale”

Il servizio medico sarà coperto da una dottoressa ma solo un'ora al giorno e per due volte a settimana

mioglia

Il Comune di Mioglia senza medico di famiglia da domani, 23 dicembre, quando la dott.ssa Anna Scasso andrà scoperto e il territorio del piccolo comune valbormidese rimarrà scoperto da un servizio sanitario ritenuto dagli abitanti fondamentale per l’elevata presenza di persone anziane, circa il 60% della popolazione residente.

A Mioglia c’è polemica e subbuglio: ci sarà solo una dottoressa per un’ora al giorno, due volte a settimana. “La domanda che si fa ogni cittadino di Mioglia è questa: perché in un paese dell’entroterra dove il primo ospedale dista 20 km non può avere un medico di base che copra i 5 giorni settimanali come faceva la dott.ssa Scasso?” si chiede la comunità miogliese preoccupata.

E non mancano frecciate alla Asl 2 per aver ignorato le richieste del territorio che ora a avrà un servizio di assistenza sanitaria depotenziato e con gravi conseguenze: “Forse una persona non può capire il disagio che una comunità piccola come Mioglia possa avere senza medico di base. Forse, anzi con assoluta certezza, per i dirigenti Asl siamo solo dei numeri pertanto restiamo di serie B…”.

“Lotteremo con tutti i mezzi che avremo per poter mantenere un servizio pubblico importantissimo che è quello della sanità e un medico di base a tempo pieno per i nostri cittadini”.

Il responsabile dei medici di medicina di base della Asl 2 Dino Dessì incontrerà già nella giornata di domani alcuni sindaci valbormidesi e della zona per spiegare la situazione, con la promessa di garantire il servizio di continuità assistenziale ed implementarlo prima possibile.

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