Indagine

L’avvocato Riccardo Volanti dietro agli attentati incendiari di Ospedaletti

Il legale che esercita tra Albenga e Savona è il mandante dei tre attentati incendiari che hanno colpito una villetta a Ospedaletti

cc attentati incendari

Ponente. E’ Riccardo Volanti, il noto avvocato che esercita tra Albenga e Genova, il mandante dei tre attentati incendiari che, tra i mesi di marzo e maggio 2016, hanno colpito una villetta sita in strada Turati. L’immobile, di proprietà dell’ARTE regionale, è abitato da una sola persona: un’anziana nubile e senza nessun parente che occupa l’appartamento al primo piano dal 1949.

La donna non aveva nemici e nessuno scheletro nell’armadio. Ma aveva una “colpa”: quella di vivere all’interno della palazzina su cui qualcuno aveva messo gli occhi. I tre attentati incendiari hanno spaventato la donna, ma non hanno fermato i carabinieri che, attraverso indagini coordinate dal procuratore Maria Grazia Predella, sono riusciti ad individuare il mandante degli incendi e i due complici.

Il piano criminale era semplice: l’abitazione, una volta liberata dalla sua inquilina terrorizzata dai continui incendi, sarebbe stata acquistata da terzi con la mediazione dell’avvocato. In passato la villetta era stata oggetto di tre aste, andate sempre deserte: per questo, una delle ipotesi più accreditate inizialmente era quella che, attraverso gli incendi e i conseguenti danni all’immobile, venisse abbassato il prezzo di base dell’asta.

“Un uomo dall’alta pericolosità sociale”, come lo ha definito il procuratore Maria Grazia Pradella. Un insospettabile professionista che, una volta messo gli occhi su un obiettivo non si fermava davanti a nulla, nemmeno di fronte ad un’anziana signora terrorizzata di perdere la propria abitazione oltre che la propria vita.

Insieme al suo braccio destro, il già noto alle cronache Giovanni Ingrasciotta, e ad un terzo complice anch’egli pregiudicato, Tiziano Bencivenni, l’avvocato aveva dato vita ad una vera e propria organizzazione criminale di cui era al vertice.

Per vendere la villetta di via Turati, pare ad una coppia di russi, Volanti aveva messo in atto un primo attentato incendiario al quale sono seguiti altri due: in uno dei casi era stato Bencivenni ad appiccare il fuoco. Indagini sono in corso per risalire ad altri possibili implicati nella vicenda.

Oltre al lancio di molotov all’interno dell’abitazione, Giovanni Ingrasciotta aveva trasportato e scaricato un grosso quantitativo di amianto nel terreno della villetta con lo scopo di inquinarlo e spaventare ulteriormente l’inquilina.

Dopo due aste andate deserte, il valore della villetta si era abbassato ed era stimato intorno agli 870mila euro. Ma quella proprietà di due piani, con un vasto terreno intorno e affacciata sul mare aveva un potenziale non indifferente. L’operazione di mediazione e vendita avrebbe fruttato a l’avvocato Riccardo Volanti circa 70mila euro.

Oltre agli attentanti incendiari ai danni dell’anziana inquilina dell’immobile, l’avvocato Volanti avrebbe progettato un attentato ai danni del braccio destro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il responsabile dell’ufficio della Presidenza Iacopo Avegno. Attentato sventato proprio grazie alle indagini dei carabinieri: il dirigente è tutt’ora sotto scorta.

Sia Riccardo Volanti che Tiziano Bencivenni sono ora in carcere. Ai domiciliari, invece, è finito Giovanni Ingrasciotta. Precedentemente incarcerato per il reato di estorsione nei confronti dei Bistolfi, dentisti di Ventimiglia, Ingrasciotta ha ammesso fatti che non gli erano stati imputati, come il trasporto dell’amianto. Nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Imperia Volanti e Ingrasciotta si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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