Liguria. “I Verdi savonesi sono certi che l’amico Luca Dallorto, nel suo nuovo cammino, continuerà a perseguire gli ideali comuni in difesa dell’ambiente”. Così il portavoce locale del partito, Gabriello Castellazzi, introduce la storia di Luca e della sua importante scelta di vita: Dallorto infatti, all’età di 45 anni, ha deciso di diventare monaco benedettino.
E’ stato consacrato nei giorni scorsi nella Basilica di Santa Giustina a Padova, portando così a termine un cammino che, ammette Castellazzi, “ha veramente sorpreso tutti noi”. Laureato in Fisica a 26 anni (110 e lode) e un’esperienza come dirigente d’azienda, Dallorto ha dedicato molti anni e tanta energia al movimento dei Verdi, ricoprendo incarichi nell’esecutivo regionale. Eletto più volte nel consiglio comunale di Genova (con sindaco Adriano Sansa), è stato anche Assessore alle Politiche Ambientali nella Giunta Pericu.
“In cinque anni di lavoro – ricordano i Verdi – ha promosso politiche ambientali incentrate su sviluppo sostenibile e partecipazione dei cittadini: insieme alle Circoscrizioni ha creato 100 nuove aree verdi, realizzato il primo ecopoint, avviato il processo di smantellamento con bonifica delle aree industriali dismesse, realizzato – insieme all’Università – il Piano di Risanamento Acustico, coinvolto Istituti di ricerca per risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria, realizzato il Progetto IMOS per la gestione delle acque urbane e creato il l’Ufficio Energie e Sviluppo Sostenibile per la produzione di energia rinnovabile e per il risparmio energetico”.
“Siamo sicuri che nella sua nuova vita non dimenticherà l’anima ambientalista – è l’auspicio dei Verdi – anzi, all’interno della chiesa cattolica, confortato dall’enciclica di papa Francesco, lavorerà ‘per un’ecologia integrale tesa a correggere i modelli di crescita incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente’ perché ‘l’uomo, attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, rischia di distruggere e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione’ (dall’enciclica ‘Laudato si’)”.