Savona. Istanze rigettate e misura cautelare in carcere confermata. Gianfranco Perfetti e Luciano Puddu restano in cella. Il tribunale del riesame di Genova non ha infatti accolto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dei due finanzieri arrestati il 9 novembre scorso per concussione.
Puddu e Perfetti avrebbero – questa la tesi degli inquirenti – chiesto e ottenuto soldi da quattro imprenditori savonesi sottoposti a verifiche fiscali da parte delle Fiamme Gialle proprio per evitare o ammorbidire i controlli. Episodi che sarebbero avvenuti tra il 2005 e il 2009.
La posizione dei due militari (Perfetti in pensione, Puddu, trasferito in un settore non operativo), tra l’altro, si è aggravata nel corso delle indagini perché il sostituto procuratore Vincenzo Carusi gli contesterà altri due episodi di presunte mazzette (uno ciascuno) venuti fuori a conclusione degli accertamenti degli uomini del colonnello Gianluca Piccini che hanno interrogato tutti gli imprenditori che, negli anni passati, hanno subito verifiche dai due marescialli.
In un caso, Perfetti è accusato di aver incassato 300 mila euro da un imprenditore, mentre per Puddu l’entità delle contestazioni sarebbe minore. Ma per quest’ultimo ci sarebbe anche una contestazione di presunto peculato: quando l’indagine era in corso e con le intercettazioni telefoniche attive, Luciano Puddu avrebbe approfittato dell’incarico di responsabile del parco macchine per farne uso a suo piacimento.
Puddu sarebbe stato seguito e ripreso mentre andava a casa con l’auto di servizio, sostenendo la necessità di dover ricorrere ad un meccanico quando un superiore richiedeva il mezzo.