Mezzo pieno

Emergenza acqua a Cairo, Briano: “Raggiunte tutte le utenze”. E intanto l’esposto in Procura è quasi pronto

I membri del “comitato improvvisato” che sta portando avanti l'iniziativa ha incontrato un avvocato, che sta stendendo una bozza di documento

acqua sporca torbida gialla non potabile

Cairo Montenotte. “Direi che il 100 per cento delle utenze (salvo guasti localizzati) dovrebbe in questo momento ricevere acqua. Da oggi possono riprendere normale attività anche gli autolavaggi e le lavanderie a gettone del centro città. Attendiamo le analisi di lunedì per dichiararne la potabilità”.

Ad annunciarlo è il sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, tramite la sua pagina Facebook, che da giorni informa costantemente i residenti sulla situazione dell’acqua non potabile.

L’assessore alla protezione civile Alberto Poggio aggiunge: “Attualmente la pressione è buona e l’uso ormai dell’acqua da parte di tutti in questo momento aiuta a ripulire le tubazioni. Arrivano segnalazioni di rotture attenzione segnalate ma ci risulta che i tecnici Ireti stiano aprendo volontariamente i pozzetti per far spurgare e ripulire impianti il prima possibile. Non si tratta quindi di vere rotture, ma invitiamo ugualmente i cittadini a segnalarle”.

Oggi, dunque, il flusso d’acqua è stato ripristinato per tutte le utenze del territorio cairese e anche per le attività commerciali che basano il loro lavoro sul consumo di acqua potabile. Perché il servizio torni alla normalità, però, occorrerà attendere ancora qualche giorno: “Il servizio tornerà regolare, salvo imprevisti, nella giornata di lunedì 5 dicembre – spiegano da Ireti – In tale data saranno disponibili i risultati delle analisi dell’acqua che, in caso di esito positivo, daranno il via libera all’utilizzo della stessa ad uso potabile”.

Nel frattempo il fronte degli “scontenti” marcia compatto. Nelle ultime ore l’ipotesi di un esposto da presentare alla procura della Repubblica si è fatto sempre più concreto. Anzi: ieri alcuni membri del “comitato improvvisato” nato su Facebook e che sta portando avanti l’iniziativa ha incontrato un avvocato, il quale ha già cominciato a stendere una bozza del documento. Il costo per la pratica, circa 200 euro in tutto, sarà suddiviso tra i circa 50 cairesi intenzionati a sottoscrivere la class-action.

L’unico dubbio del gruppo è se tentare o meno di coinvolgere il Comune: per qualcuno infatti il capofila dovrebbe essere proprio l’amministrazione (visto che non sono i cittadini ad essere “singoli clienti” di Iren come accade per luce e gas, ma è il Comune ad assegnare il servizio), per altri bastano una decina di cittadini che rappresentino in qualche modo tutti gli altri residenti.

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