Savona. Quattro anni di reclusione per maltrattamenti e lesioni nei confronti della ex convivente. E’ la condanna inflitta questa mattina in abbreviato dal gup Francesco Meloni nei confronti di A.M.R., 52 anni, residente nel ponente savonese.
La pena inflitta all’uomo è stata particolarmente severa perché il giudice gli ha contestato la recidiva reiterata infraquinquennale considerando il fatto che, secondo l’accusa, appena due giorni dopo la sentenza di patteggiamento per maltrattamenti e lesioni gli episodi violenti verso la donna sarebbero ripresi.
Era infatti l’ottobre del 2014 quando A.M.R., dopo aver definito il procedimento che lo vedeva imputato per le botte alla convivente, tornato libero secondo il pm Giovanni Battista Ferro aveva ripreso con gli stessi atteggiamenti. Per questo nei suoi confronti era scattata una nuova indagine ed era stato emesso un divieto di avvicinamento alla donna (misura che non è ancora stata revocata).
Questa mattina l’epilogo della vicenda con la condanna in abbreviato a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, oltre al pagamento di una provvisionale da diecimila euro per la parte civile.
I guai per A.M.R. erano iniziati nell’agosto del 2013 quando era stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza cautelare dai carabinieri che avevano raccolto la denuncia della mamma della convivente dell’uomo. La donna, preoccupata per la figlia, aveva rivelato ai militari che il convivente la maltrattava e, in almeno due occasioni l’aveva picchiata.
Dalle indagini degli uomini dell’Arma effettivamente era emerso che, per motivi di gelosia, il cinquantaduenne l’aveva ripetutamente maltrattata.