23 dicembre

Albenga, nella biblioteca doppia presentazione “con l’autore”

Saranno presentati "Omicidio di Stato - Storia dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni" e "I segreti di Bologna - La verità sull'atto terroristico più grave della storia italiana"

torri albenga

Albenga. Capita di rado che due diversi libri vengano presentati assieme dai diversi autori. Succederà venerdì 23 dicembre, alle 16,30, presso la biblioteca civica “S: Comanedi” di Albenga in via Roma 58, con l’organizzazione del Circolo Culturale “Il Gufo-Ensi”, dove si terrà la presentazione del libro “Omicidio di Stato – Storia dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni” assieme al libro “I segreti di Bologna – La verità sull’atto terroristico più grave della storia italiana”.

I due testi di storia contemporanea affrontano due diversi fatti di sangue che hanno segnato la storia d’Italia. Sarà presente per il primo l’autore Nicola De Palo, mentre per il secondo testo in collegamento Skype saranno presenti gli autori, l’avvocato Valerio Cutonilli e l’ex magistrato Rosario Priore.

I più ricordano con orrore lo scempio della strage che alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980 ha mietuto più vittime in tutta la storia repubblicata. Pochi invece ricordano la misteriosa sparizione di due giornalisti italiani a Beirut, ospiti dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, eliminati da terrorismo mediorientale esattamente un mese dopo la strage di Bologna, durante la guerra civile libanese. Sulla sorte dei due cronisti, con la complicità dei nostri servizi segreti, vennero compiuti numerosi depistaggi. Il processo che vide l’incriminazione del Direttore del SISMI generale Santovito (l’allora servizio segreto militare) e di un colonnello degli stessi servizi, Giovannone assieme al terrorista palestinese Habbash per l’eliminazione dei due giornalisti, fu inficiato dall’apposizione del segreto di Stato nel 1984 dal presidente del Consiglio Bettino Craxi.

Ciò che accomuna i due diversi fatti di sangue fu la copertura dell’accordo siglato dallo statista Aldo Moro per conto delle nostre Istituzioni con il terrorismo palestinese, per non avere fatti di sangue e ritorsioni contro l’Italia. In quegli anni, dopo la strage alle Olimpiadi di Monaco di Baviera, un patto scellerato, conosciuto dagli storici come “Lodo Moro – Giovannone” da una parte evitò fatti di sangue da parte del terrorismo palestinese, per riversare la furia omicida su obiettivi statunitensi e israeliani oltre frontiera. Quella che in quegli anni venne definita la politica della moglie americana e dell’amante libica.

Gli autori dei due diversi testi ricostruiscono in modo diverso le conclusioni a cui è giunta la Magistratura sulla strage di Bologna, gettando nuova luce su un periodo oscuro della nostra storia. Un appuntamento da non perdere, anche per ascoltare direttamente uno dei magistrati più competenti come il dott. Rosario Priore, che investigò sugli aspetti più controversi e misteriosi degli anni di piombo, come le inchieste su Brigate Rosse, traffico di armi e l’abbattimento del DC9 Itavia a Ustica.

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