Genova. Corrispondono a sei anni per Niccolò Scialfa, quattro anni e otto mesi per Marylin Fusco e Giovanni Paladini e otto mesi per l’ex tesoriere Giorgio De Lucchi le richieste di condanna che il sostituto procurare di Genova Francesco Pinto ha presentato nell’ambito del processo per le cosiddette “Spese pazze” nei confronti degli ex esponenti dell’Italia dei Valori.
Per lo stesso processo sono già stati condannati con rito abbreviato Maruska Piredda e Stefano Quaini a una pena, lievemente ridotta in appello, rispettivamente di 2 anni e sei mesi e due anni e due mesi.
Tutti gli ex consiglieri sono accusati di peculato per aver utilizzato tra il 2012 e il 2012 i fondi destinati al gruppo per l’attività politica per acquisti privati, dal vino ai ristorante, dalle Mont Blanc ai viaggi. De Lucchi è invece accusato di appropriazione indebita, in virtù del suo ruolo di tesoriere “esterno”.
Il processo è stato rinviato al prossimo 5 dicembre. La sentenza è attesa all’inizio del 2017.