#salviamoilcapodanno

Savona “taglia” il Capodanno, gli artisti locali si mobilitano: “Salviamolo noi, tutti insieme”

Decine di adesioni all'appello della drag queen Penelope Please. E potrebbe esserci già anche la "guest star"

Le immagini del capodanno dei savonesi

Savona. “Dopo decine di migliaia di euro a Umberto Smaila, Roberto Vecchioni o Riccardo Fogli, possibile che in città non possa esserci un comitato di artisti locali che possa organizzare una festa di Capodanno in Darsena?”. Inizia così, con un semplice post su Facebook, quella che in pochissimo tempo si sta trasformando in un’autentica “cordata” con un solo, chiaro obiettivo: “salvare” il Capodanno savonese.

L’annuncio è stato dato ieri dal sindaco Ilaria Caprioglio in commissione: impossibile spendere soldi per il Capodanno con un bilancio così in sofferenza, molto meglio “tagliare” del tutto l’evento e dirottare quelle poche risorse disponibili verso settori più importanti come, ad esempio, il sociale. Una notizia che ha immediatamente fatto scalpore a Savona, tra lo stupore dei cittadini e la rabbia dei commercianti.

Ma evidentemente la città è “dura a morire”, per citare un celebre film. E’ bastato che un artista locale, la drag queen Penelope Please, lanciasse un sasso (un post sui social network) per scatenare in pochi minuti un autentico “tsunami” tra le realtà savonesi legate a cultura, giovani e aggregazione: il Comune non ha i soldi per il Capodanno? Lo facciamo noi.

“Abbiamo fior fiore di dj – ricorda l’artista – scuole di danza pluripremiate a livello nazionale, attori, cantanti, drag queen, musicisti, danzatrici del ventre, funanboli, centri di animazione per bambini, maghi e illusionisti… Capisco che non si possa lavorare gratis, ma ma quando si tratta di fare qualcosa per il sociale può starci? Questa è una questione di appartenenza al territorio, pensare a Savona è anche un po’ come ce la viviamo in prima persona! Si può fare? Attendo commenti propositivi”.

Commenti che sono letteralmente piovuti a raffica: diversi artisti del territorio, infatti, di settori differenti, hanno immediatamente risposto “presente” senza pensarci su. Tra la scuola di danza che si offre di ballare sul palco della Darsena e chi propone personaggi in costume sul Priamar, chi vorrebbe una “notte bianca” dei musei e chi goliardicamente immagina un Angelo Vaccarezza in versione cantante, le idee si accavallano e fondono in un flusso continuo. Qualcuno propone di non limitarsi alla Darsena ma di creare un evento “diffuso” sul territorio. Con il beneplacito dell’amministrazione: “Faremo tutti insieme il capodanno di Savona più bello di tutti” afferma entusiasta la consigliera comunale Simona Saccone.

“Liberi di fare ciò che volete, presentatemi un bel progetto – concede l’assessore competente Maurizio Scaramuzza – ma ricordatevi di una cosa: non ci sono soldi“. E se a questo si può ovviare (oltre agli intrattenimenti gratuiti, c’è già chi si offre per dare una mano a livello organizzativo e tecnico), in effetti gli ostacoli non mancano. “Non dimenticate la SIAE, scoglio gigante” ricorda qualcuno. E Gabriele Guatti, responsabile dell’azienda che in questi anni gestiva la parte tecnica del Capodanno, rincara la dose: “La SIAE è solo uno di tutti i permessi che servono per fare un evento del genere in un posto del genere. Piani di emergenza, commissioni di vigilanza, relazioni, ecc… è 10 anni che lo facciamo e vi assicuro che c’è da fare tanta di quella carta che fa passare ogni fantasia”.

“Però tutto è fattibile”, conclude Guatti con una nota di speranza. Ed in effetti, leggendo i commenti, parte del team sembra già fatto, almeno per quanto riguarda il disk jockey (dj Keller), il presentatore (Paolo Nobel) ed il media partner (IVG.it infatti si impegna a contribuire fornendo visibilità alle varie iniziative) . E potrebbe esserci persino già la guest star: la cantante Margherita Zanin (attualmente impegnata in un progetto con il bassista storico di Lucio Dalla, Roberto Costa) ha commentato con un “io sono disponibile” che permette alla fantasia di galoppare. Il tutto in meno di un’ora, in barba a tutti i discorsi sulla mancanza di soldi. Il primo incontro per tentare di far confluire le idee in un progetto organico dovrebbe tenersi domenica sera alle 21 presso il salone dei Papaveri. Le scommesse sono aperte: il Capodanno “made in Sann-a” vedrà mai la luce?

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