Savona. Negli ultimi 6 anni il saldo delle imprese giovanili nel trimestre estivo risulta positivo in tutte e quattro le province liguri, ma mentre Savona e La Spezia hanno registrato un bilancio più positivo nell’ultimo anno, per Genova e Imperia si segnala un trend in graduale discesa. E’ quanto emerge in uno studio di Unioncamere Liguria sulla dinamica delle imprese giovanili, femminili e straniere in Liguria nel 3° trimestre 2016.
Se si analizza l’incidenza sul totale delle imprese, si rileva che il peso delle “under 35” si è ridotto gradualmente da levante a ponente: è La Spezia la provincia a registrare l’incidenza più alta (quasi il 10% sul totale delle imprese), seguita da Savona (9%), Imperia (8,6%) e per ultima Genova (7,9%).
Andamento più “altalenante” per le imprese femminili che, rispetto alle altre tipologie d’impresa, hanno accusato una crisi nel 2013, per poi arrivare nel 3° trimestre 2016 a registrare saldi positivi in tutte e quattro le province.
L’incidenza % sul totale delle imprese resta stabile negli ultimi 3 anni in tutta le regione: anche in questo caso il valore più alto viene registrato nell’estremo levante, dove 1 impresa su 4 è femminile. Seguono Savona (24,7%), Imperia (23,5%) e Genova (19,9%).
Infine, per quanto riguarda le imprese straniere, si registrano saldi positivi in tutto l’arco di tempo esaminato: tra tutte, solo la provincia della Spezia migliora il bilancio rispetto al 2015, mentre Imperia, dove peraltro è più forte l’incidenza di questa tipologia di imprese, accusa qualche defaillance in più rispetto alle altre province.
Savona concentra il 27% delle imprese giovanili nel settore edile, il 22% nel commercio, il 14% nelle attività turistiche e il 9% nei servizi alle imprese. Le imprese femminili prevalgono nelle attività commerciali (27%), nel turismo (18%) e nell’agricoltura (15%). Le costruzioni rappresentano quasi la metà delle attività imprenditoriali degli stranieri, seguite dal commercio (24%) e dal turismo (10%).