Gesti d'amore

Rubano il portatile a un disabile, un tovese da Dubai gli dona il proprio: “Serve di più a lui”

Una mamma lancia sul gruppo "Val Maremola" l'appello per ritrovare il pc del figlio autistico, dando il via a una bellissima storia di solidarietà

tastiera cuore amore computer generosità

Ceriale/Tovo. Un atto inqualificabile che diventa l’occasione per un gesto bellissimo. Anche nel male, spesso, può germogliare il seme del bene: la prova questa volta arriva da Ceriale, dalla storia di Filippo e Raffaele.

Tutto nasce da un furto, uno dei tanti segnalati in questi ultimi giorni a Ceriale. Tra coloro che sono stati colpiti dai malviventi c’è Filippo, un ragazzo autistico che vive a Ceriale con la mamma Anna: i ladri sono penetrati nella loro abitazione portando via tra le altre cose due computer portatili, appartenenti uno ad Anna e l’altro proprio a Filippo. Il danno è economico, certo, ma soprattutto operativo e morale: nel suo computer Anna custodisce gli archivi savonesi dell’A.M.A. (Associazione Missione Autismo), mentre su quello di Filippo, un Siemens bianco, ci sono i programmi che il ragazzo usa per fare attività.

Filippo è agitatissimo, continua a ripetere incessantemente “bianco” riferendosi proprio a quel suo portatile scomparso. E così la mamma diffonde l’appello su Facebook, sul gruppo “Val Maremola: Diamo nuova vita a ciò che nn ci serve più”: “Signori ladri – scrive – mio figlio è disabile e usa il computer per fare attività, se avete un briciolo di cuore riportateli“. E racconta la sua storia.

Il racconto, ovviamente, smuove e indigna centinaia di persone in poche ore. Tra le tante che manifestano in qualche modo solidarietà, però, ce n’è una speciale: si chiama Raffaele, è di Tovo San Giacomo ma da un anno vive e lavora a Dubai. Tra mille “up” e manifestazioni verbali di vicinanza, spunta un semplice messaggio: “Non ho molto tempo libero causa lavoro, ma posso farvi avere all’inizio della prossima settimana un portatile che ho lì a Tovo e che non uso… penso serva più a Filippo che a me“.

Un perfetto sconosciuto, che vive a migliaia di chilometri di distanza. Raggiunto solo grazie alla potenza delle nuove tecnologie e alla magia della solidarietà. E che di sua spontanea volontà rinuncia a quel computer inutilizzato per un ragazzo che non ha mai visto, e di cui non conosceva l’esistenza fino a poche ore prima. Ma Raffaele è a Dubai, quindi non può preparare e consegnare di persona quel portatile: in pochi minuti, sempre grazie alla viralità del social network ma soprattutto a quella del cuore, si forma una piccola “catena” per andare a prendere quel portatile, formattarlo e farlo avere a Filippo.

Una storia che può cogliere di sorpresa chi non conosce il gruppo Facebook di Val Maremola, e che invece stupisce solo fino a un certo punto i suoi membri: la storia del gruppo infatti è costellata di grandi e piccoli gesti di solidarietà, spesso autentici “atti d’amore” tra sconosciuti. Tanto che quello nato come “semplice” mercatino di compravendita via social si è trasformato negli anni in una vera e propria associazione di promozione sociale.

E la storia di Filippo, del suo “bianco” e del cuore generoso di Raffaele è solo l’ultima di tante. Una storia semplice, forse, ma che ancora una volta riaccende la fiducia negli altri, troppo spesso tartassata dalle delusioni e dalle brutte notizie. Di uomini e donne come Raffaele, “grida” oggi la rete, per fortuna ce ne sono tanti: basta non perdere la fiducia nelle persone.

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