Loano. “Un’operazione male impostata, male organizzata e mal gestita”. Così Paolo Gervasi, del gruppo “LoaNoi”, definisce il nuovo appalto per la raccolta differenziata a Loano.
“Basta leggere attentamente il regolamento comunale dei rifiuti, incredibilmente approvato ad appalto già avviato, per riscontrare errori madornali e un piano operativo differente dal contenuto del contratto con Stirano”.
“Dispiace per l’avvocato Manuela Zunino, che per doveri di ‘scuderia’ è costretta ad arrampicarsi sugli specchi per descrivere una progettualità inesistente, ma dispiace soprattutto per una cittadinanza poco informata e molto disorientata”.
Le complesse problematiche dei condomini, che sarebbero state facilmente individuabili in sede di predisposizione dell’appalto, cominciano ad essere affrontate solo nel momento di piazzare i nuovi bidoni, e l’incertezza su chi si debba occupare di esporli sta rallentando ulteriormente il passaggio dalla vecchia alla nuova raccolta. Per non parlare dell’enorme “terra di mezzo” ancora sospesa tra le due modalità, dove ai cittadini non è stato nemmeno indicato dove conferire latta e metalli. (lacuna che viene regolarmente messa in evidenza da abbandoni dimostrativi, come quello appena fotografato in via Pascoli).
“Ci si chiede dove siano finiti i soldi destinati da anni a misteriose “campagne di sensibilizzazione”. Ci si chiede che fine abbia fatto il prodigioso documentario intorno al quale doveva essere costruita una non pervenuta “attività di promozione e formazione”, pagato nel 2015 la bellezza di 36.600 euro a Tekla srl. Ci si chiede come sia possibile il raggiungimento degli obiettivi di legge per effettivo riciclaggio senza dare alla propria cittadinanza gli strumenti e le motivazioni indispensabili ad una piena collaborazione” conclude Gervasi
E il gruppo di minoranza a Loano ha presentato una interrogazione per il prossimo Consiglio comunale.