Solidarietà

Pietra Ligure, consegnato ad Amatrice l’assegno per finanziare la costruzione della nuova scuola

Il denaro, poco più di 24.000 euro, era stato raccolto il 19 settembre nel corso dell'evento benefico "Pietra su Pietra"

Pietra Ligure. Venerdì pomeriggio una delegazione di pietresi guidata dal sindaco Dario Valeriani e dall’assessore Daniele Rembado si è recata ad Amatrice per consegnare al suo sindaco Sergio Pirozzi l’assegno circolare con il ricavato del grande evento benefico ‘Pietra Su Pietra’ del 19 settembre scorso, quando tutta la città si è unita compatta e si è ritrovata a condividere una serata speciale all’insegna della solidarietà e dell’aggregazione.

L’amministrazione pietrese ha indicato al sindaco di Amatrice di destinare la somma raccolta (ammontante a complessivi € 24.339,39) alla costruzione della nuova scuola di ogni ordine e grado, oggi costituita da moduli provvisori, aderendo così alla campagna denominata ‘Adotta un’opera’ che prevede di indirizzare la raccolta fondi su un progetto specifico.

“Come avevo promesso – dichiara Valeriani – abbiamo consegnato direttamente nelle mani del sindaco Pirozzi il frutto della grandissima generosità dei pietresi, esprimendo la vicinanza della nostra città a tutta la popolazione di Amatrice; ho anche spiegato al sindaco quanto l’immane tragedia che ha colpito il suo territorio abbia profondamento toccato la nostra comunità e di come la tragedia stessa, con le sue drammatiche conseguenze, abbia fatto rinascere in noi pietresi un profondo e straordinario spirito di aggregazione, condivisione e collaborazione. Siamo davvero tutti molto orgogliosi – prosegue Valeriani – di poter contribuire alla realizzazione della nuova scuola, luogo in cui si formeranno coloro che avranno l’onere di guardare al futuro di questo meraviglioso paese, che oggi è apparso ai nostri occhi nella sua desolante distruzione”.

L’incontro è avvenuto nei locali del centro operativo comunale che ha sostituito nell’emergenza il municipio. “Il sindaco Pirozzi ci ha accolti con grande cordialità ed affetto e ci siamo intrattenuti con lui per oltre un’ora – conclude Valeriani; le sue sono state parole di dolore e commozione ma anche e soprattutto di grande coraggio, speranza e fiducia nel domani”.

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