Savona. “Se le notizie che girano in queste ore corrispondessero al vero bisogna dire che Savona è piombata in piena era di trasformismo”. Così i Verdi savonesi commentano le indiscrezioni sul possibile nuovo management di Ata: l’ufficialità si avrà solo domani, ma pare ormai certo che la scelta per la presidenza sia ricaduta su Alessandro “Chicco” Garassini, mentre del CdA farebbero parte l’imprenditore Matteo Debenedetti e la ricercatrice Adriana Del Borghi, con il sindacalista Roberto Speranza capo del personale ed Antimo Topi possibile direttore.
Una squadra che i Verdi mettono nel mirino accusando la politica di inseguire il “trasformismo” anziché il rinnovamento: “Garassini, già presidente della Provincia in quota Margherita, poi Rosa Bianca con Pezzotta e candidato con l’UDC si scopre leghista e diviene presidente di ATA; Speranza, sindacalista CISL, diverrebbe ‘capo del personale’; Topi, già assessore socialista e attualmente funzionario del consorzio del depuratore, diverrebbe ‘direttore amministrativo’; Debenedetti, attuale vicepresidente di Ecosavona diventerebbe consigliere di ATA (cliente – ATA – e gestore del Boscaccio – Ecosavona – nella stessa persona?)”.
“Noi Verdi – chiariscono – vogliamo aspettare le persone e capire quali idee abbiano sulla guida dell’ATA, su come arrivare alle percentuali di legge sulla differenziata, quali progetti intendano mettere in campo per la riduzione dei rifiuti e sul riuso ma vogliamo ricordare che Garassini fu Presidente di una Provincia che con l’assessore Pesce varò un piano dei rifiuti che prevedeva quale soluzione finale l’utilizzo dell’inceneritore”.
“Vogliamo capire se ha cambiato idea – è la domanda dei Verdi – o se tale sia alla fine la linea, che seguirà la giunta di centrodestra purché, come prevedibile, l’incenerimento avvenga lontano da Savona”.