La storia

Il milionario-benefattore Lino Faccincani truffato per mezzo milione di euro

A truffarlo un 40enne genovese presentatosi come commercialista e imprenditore che ha chiesto un prestito per circa 450 mila euro

Polizia

Genova. Lo ha ospitato aprendo le porte della sua grande casa di Arenzano a quello che credeva fosse ormai un amico. E gli ha prestato tutti i soldi di cui nel tempo ha detto di aver aver bisogno, quasi mezzo milione di euro. Ma quei soldi non sono mai stati restituiti.

Il protagonista di questa storia non è un uomo qualsiasi. Si tratta di Lino Faccincani, 86 anni, che dieci anni fa figurava al nono posto nella lista dei primi 10 contribuenti d’Italia, con un reddito in lire di 23 miliardi e mezzo. La sua è una storia davvero particolare, nato povero e cresciuto in collegio nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, ha cominciato come manovale ma nel giro di pochi anni grazie all’intelligenza e al senso degli affari diventa il re del nylon ottenendo l’esclusiva italiana per la Lycra.

Ma Faccincani, oltre ad essere milionario è oggi soprattutto un benefattore. Molto generoso. Un paio d’anni fa ha donato un milione di euro all’istituto Istituto di Olgiate Olona dove è rimasto fino a 14 anni. L’anno dopo ha dotato il Comune di Milano di un sistema costoso ed efficientissimo di video sorveglianza. Resta ancora oggi uno dei più ricchi uomini d’Italia anche se le sue società sono passate formalmente alla moglie Antonella.

Faccincani, nato in Veneto e cresciuto a Milano, ha scelto come residenza per la vecchiaia una villa nella pineta di Arenzano, una sorta di casa-museo. Ed è proprio lì che conosce E.L., 40 enne genovese. A Faccincani ha detto di essere un commercialista, poi un imprenditore. Ha chiesto soldi per ristrutturare la sua casa nel ponente genovese, poi ha chiesto in prestito altri soldi. In totale il debito ammonta a 450 mila euro. Aveva detto di avere un piano di rientro, ma non ha mai restituito nulla.

A un anno e mezzo dai fatti Faccincani, insieme alla moglie, assistiti dagli avvocati Emanuele Olcese e Sabrina Ruga, hanno deciso di sporgere denuncia per truffa aggravata. Una decisione dolorosa per l’86 enne benefattore, che era convinto della buona fede di quell’uomo che sembrava un amico. A coordinare le indagini il sostituto procuratore Pier Carlo Di Gennaro. Al sedicente commercialista, Faccincani aveva regalato anche la sua vecchia auto, un’audi A8 che non guidava più. Ma E.L. forse preferisce le auto più sportive, visto che sulla sua pagina facebook si mostra sorridente alla guida di una Ferrari.

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