Situazione difficile

La denuncia del Gruppo Antipolitico: “Una 50enne italiana vive in indigenza e a pochi metri i profughi sono serviti e curati”

"Una 50enne albenganese in grave difficoltà vive in una roulotte malandata a pochi passi da una struttura che accoglie i profughi"

Gruppo Antipolitico Giusy Russo

Albenga. “Una situazione drammatica e surreale”. Così i membri del Gruppo Antipolitico Savonese definiscono le condizioni di vita di Giusy Russo, cinquantenne albenganese che da un anno vive in condizioni di precarietà nella città delle Torri.

Gruppo Antipolitico Giusy Russo

“Dopo aver ricevuto lo sfratto – spiega il portavoce del Gruppo Ned Täubl – Giusy ha dormito praticamente per strada per più di un anno. E parliamo di una persona che ha superato abbondantemente i 50 anni. Di recente, don Filippo Bardini le ha donato una roulotte, che è stata posizionata in una porzione di terreno di proprietà comunale in regione Rapalline. Ora Giusy ha un tetto sopra la testa, ma continua a vivere in uno stato di grave indigenza”.

Una situazione difficile, che di recente si è ulteriormente aggravata: “Gli ultimi giorni di piogge torrenziali hanno provocato delle infiltrazioni d’acqua che hanno creato, all’interno della roulotte, una condizione di vita totalmente malsana. Giusy non ha né corrente elettrica né riscaldamento, quindi non può nemmeno lavarsi. E non dispone neanche di servizi igienici adeguati”.

Ma c’è altro: “A poche centinaia di metri dalla roulotte – prosegue il portavoce del Gruppo Antipolitico Savonese – c’è una struttura della Caritas in cui in cui alloggiano profughi serviti e curati”.

Gruppo Antipolitico Giusy Russo

“Possibile che non sia possibile dare un futuro dignitoso a Giusy? – si chiede Ned Täubl – Possibile che non sia possibile trovare anche per lei un letto all’interno di questa immensa struttura? Stiamo facendo morire di fame e di senti i nostri concittadini mentre a pochi passi stiamo ridando dignità a cittadini del mondo. Tutto questo è giustissimo, ma è doveroso garantire lo stesso trattamento ai cittadini italiani. Aspettiamo risposte concrete da chi di dovere, prima di intraprendere forme di protesta più incisive con le istituzioni locali”.

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