Regione. E’ stato firmato oggi, presso il polo regionale della protezione civile di Villanova d’Albenga dagli assessori regionali allo sviluppo dell’entroterra della Regione Liguria Stefano Mai, dal suo collega della protezione civile della Regione Lombardia Simona Bordonali e dall’omologo della Regione Piemonte Alberto Valmaggia il protocollo d’intesa tra le tre Regioni per il reciproco supporto in attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.
“L’accordo – spiega l’assessore Mai – rientra nei rapporti di collaborazione per lo sviluppo non solo di attività di supporto operativo in caso di emergenze in una delle tre regioni, ma anche per implementare le attività formative dei volontari, di addestramento e organizzazione nell’ottica di un reciproco scambio di esperienze e di sinergie operative”.
Il gemellaggio tra i volontari antincendio tra Regione Liguria e Lombardia si è concretizzato nel 2016 con il dislocamento di 121 volontari lombardi nelle basi operative di Borghetto Vara in provincia della Spezia e di Imperia, durante le campagne estive. Il gemellaggio col Piemonte, stipulato nel 2015, ha visto impegnati questa estate in operazioni di supporto ai volontari liguri di 92 volontari dell’Aib piemontese in occasione degli incendi sulle alture di Genova (sul monte Fasce) e 95 a Casarza Ligure e Vasia.

“Conosciamo molto bene – commenta l’assessore Mai – la dedizione, la professionalità, l’impegno e la disponibilità dei nostri volontari. Con il protocollo sottoscritto oggi, che non implica alcun costo aggiuntivo per la Regione, il ricorso al supporto interregionale sarà valutato, caso per caso, in situazioni di estrema emergenza oppure quando per problematiche di discutibile competenza amministrativa sulle zone di confine si potrà ricorrere a un intervento congiunto”.

L’assessore regionale della Lombardia Simona Bordonali aggiunge: “Ottimizzare le risorse, le competenze e le professionalità che caratterizzano le nostre Regioni nel settore dell’antincendio boschivo ci ha portato a sottoscrivere questo protocollo, che è il risultato di un lungo lavoro partito nel 2009. Già in passato, però, in momenti di emergenza il nostro antincendio boschivo ha supportato eventi emergenziali che si sono verificati in Liguria. Questo ha fatto comprendere come soprattutto l’assenza di risorse che colpisce le nostre Regioni in modo drammatico, l’assenza di un fondo che ad oggi è previsto ma di fatto non è più stato finanziato dal dipartimento, dobbiamo dare risposte in altri modi ai cittadini liguri, lombardi e piemontesi, che non devono perdere questo importante servizio”.

“Purtroppo negli ultimi anni i tagli economici che hanno subito le Regioni hanno portato a dover realizzare questi reciproci aiuti sul territorio. Anche quest’anno la nuova Finanziaria comporta ulteriori riduzioni di fondi che compromettono questi servizi. Come Regione Lombardia siamo dovuti andare ad incidere anche sull’antincendio boschivo. Questo protocollo, quindi, è fondamentale per tutte le Regioni”.
L’assessore regionale del Piemonte Alberto Valmaggia chiosa: “E’ un momento importante di collaborazione non soltanto per quanto riguarda le situazioni di confine tra le tre regioni, ma più in generale di collaborazione a 360 gradi. Come Piemonte collaboriamo con la Liguria ormai da molti anni attraverso questa splendida realtà dell’Aib. Avere allargato questo accordo di paternariato alla Lombardia sicuramente dà l’idea di un sistema coordinato in grado di intervenire nel reciproco aiuto in caso di emergenza. Una tappa importante di questa collaborazione fra regioni e volontari”.

Al di là degli aspetti positivi, i tre assessori regionali condividono anche alcune preoccupazioni: “Dal 4 dicembre la protezione civile diventerà materia esclusiva dello Stato. Quindi Regioni che in questi anni hanno sottoscritto questo tipo di protocolli e che hanno manifestato le loro qualità di eccellenza in ambito di antincendio boschivo rischiano un livellamento verso il basso. Questo ci preoccupa notevolmente: le Regioni diventeranno solo esecutori di serie B e siamo seriamente allarmati per quanto avverrà nel nostro territorio”.
Con il protocollo d’intesa si punta a ridurre le tempistiche della risposta operativa, a contenere le superfici percorse dal fuoco, ottimizzare l’impegno degli operatori e la loro sicurezza.