Albenga/Ceriale. “Fermo restando che poi bisognerà comprendere chi ha sbagliato e come, in questo momento è fondamentale non perdersi in polemiche e cercare, tutti insieme, di salvare le nostre aziende. In molti casi da quei risarcimenti dipende la loro salvezza”. A dirlo sono il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano e quello di Ceriale Ennio Fazio: insieme hanno deciso di convocare per domani pomeriggio alle 14.30, in Comune ad Albenga, un “Tavolo Verde” con l’espresso obiettivo di elaborare una strategia che permetta di non perdere i risarcimenti statali destinati alle aziende agricole alluvionate nel 2014.
Su quei risarcimenti la polemica monta da mesi: le aziende liguri, infatti, corrono il rischio di “restare fuori” a causa della modalità scelta dalla Regione Liguria per richiederli (una lettera diretta al Ministero anziché il corretto iter presso la Protezione Civile). Una tesi sostenuta da mesi dalle minoranze in Regione e a quanto pare confermata anche dal ministro dell’Agricoltura Martina, che a seguito di un’interrogazione ha risposto appunto che i risarcimenti non sono stati richiesti nel modo corretto.
L’obiettivo dei due sindaci, dunque, è quello di elaborare un piano immediato per tentare di recuperare la situazione. “Chiediamo a tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, e a tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria, di partecipare per cercare di capire esattamente cosa si può fare per non perdere quei risarcimenti – è l’appello di Cangiano e Fazio – Stiamo parlando di imprese e aziende che nell’alluvione del 2014 hanno avuto danni ingentissimi: molte stanno tenendo duro ed andando avanti proprio nella speranza di ricevere quei fondi, e per qualcuno farà la differenza tra salvarsi e fallire”.
Cangiano e Fazio evitano di “puntare il dito” contro l’assessore regionale Stefano Mai o la giunta di centrodestra: “Eventuali colpe le cercheremo in seguito – chiariscono – ora la priorità è vederci tutti insieme per capire cosa fare. Abbiamo convocato questo tavolo con la massima urgenza perchè questi sono giorni decisivi, dobbiamo rispondere a questa problematica velocemente. Questo è il momento della chiarezza, non delle polemiche”.