L'analisi

Conti di palazzo Sisto, Pongiglione: “Non si è percepita sensazione dolo? Montaldo lasci decidere i magistrati”

Il consigliere di Noi per Savona chiede che vengano identificati i responsabili dell'attuale situazione e analizza le possibili soluzioni per i prossimi mesi

Consiglio comunale Caprioglio savona
Foto d'archivio

Savona. Il “Piano di riequilibrio finanziario pluriennale” è stato approvato ieri dal Consiglio Comunale di Savona. Un passaggio dal quale il consigliere comunale Daniela Pongiglione di Noi per Savona trae spunto per fare alcune riflessioni sulle scelte economiche di palazzo Sisto, ma anche per chiedere che venagno identificati i responsabili dell’attuale situazione delle casse comunali.

“L’Assessore Montaldo, sollecitato più volte a individuare chi siano i responsabili dell’attuale situazione del Bilancio, ha dichiarato che non si è percepita la presenza di dolo. Io mi permetto di rilevare che non è competenza di un privato Cittadino, né di un Amministratore, il definire il dolo, che è compito esclusivo della Magistratura. E’ invece necessario individuare quali siano state le cause dell’attuale disastro della finanza cittadina (inadempienze, scelte non oculate, errori e criticità di vario genere). Tenete conto che pochi anni fa il dott. Luciano Locci, che aveva fatto parte del Collegio dei Revisori, lasciò una memoria scritta in cui sollevava e denunciava metodi e inadempienze messi in atto nelle Amministrazioni da lui controllate” spiega il consigliere di Noi per Savona.

“Si dovrebbero allora portare tutti gli elementi alla conoscenza degli Organi collegiali (Giunta, Commissione, Consiglio comunale) perché vengano individuate le responsabilità di chi ha operato le scelte e ha gestito i Bilanci, di chi le ha avallate (anche obtorto collo), e di chi ha controllato in modo troppo soft. Queste sono responsabilità non di tipo penale, ma certamente amministrative e politiche e queste devono essere valutate dagli organi collegiali e dai Cittadini savonesi” precisa Pongiglione.

“Sulla manovra di riequilibrio oggi in esame, ho espresso alcune considerazioni già in Commissione. Oggi vorrei fare una riflessione generale sulle scelte che stanno alla base della politica economica della Giunta. In Italia ci sono 6 milioni di Cittadini sotto la soglia di povertà. Noi non dobbiamo contribuire ad aumentare tale condizione anche nella nostra Città. In particolare, sono assolutamente da non condividere gli interventi sui Servizi, quelli che interessano le giovani famiglie con bambini, quelli che imporranno a tante donne la rinuncia ad andare a lavorare fuori casa. Con l’attuale Bilancio noi stiamo colpendo le fasce economicamente e socialmente più deboli. Dovremmo invece intervenire con scelte che riguardino coloro che non vengono interessati dall’aumento del costo delle mense scolastiche o degli asili nido” osserva Pongiglione.

“Con l’abolizione dell’IMU prima casa, voluta dal Governo, non ci troviamo più in una condizione di equità. Noi dobbiamo chiedere contributi fiscali a chi se li può permettere, nello spirito più democratico e costituzionale della collaborazione tra le parti. E l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) deve fare sentire con forza le richieste delle Amministrazioni e dei Sindaci che non possono più sopportare i tagli, se non addirittura l’azzeramento, dei trasferimenti dallo Stato. C’è anche il problema del reperimento Fondi europei” prosegue il consigliere comunale di Noi per Savona.

“A tale proposito vorrei sollecitare la creazione, negli Uffici comunali, di un gruppo di esperti che siano in grado di trovare i finanziamenti messi in campo dall’Europa, non solo per le grandi opere dell’Urbanistica, come sta succedendo ora. Si tratta invece di trovare fondi e individuare i Bandi europei finalizzati a investimenti nei settori dell’economia locale, del sociale e della cultura. Ieri il Sindaco ha elencato tante ipotesi nell’ambito culturale. In molti casi, saranno necessari progetti concreti con cui partecipare ai Bandi europei, negli ambiti della produzione agricola del biologico e della ristorazione a Km.zero, nell’ambito del turismo e dell’industria. La mancanza di lavoro non deve essere una maledizione a cui ci stiamo rassegnando” aggiunge Pongiglione.

“E alle difficoltà economiche dell’Amministrazione, non dobbiamo reagire solo con i tagli. Dobbiamo invece intervenire con progetti e iniziative, con un Piano coraggioso di investimenti, per risollevare la nostra economia e il clima culturale della Città. I nostri giovani devono poter essere ancora fiduciosi. Noi glielo dobbiamo garantire” conclude Pongiglione.

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