Bocciatura generale

Borgio, il Puc nella bufera: una sessantina le osservazioni presentate contro il Piano

Soltanto l'associazione Agorà ne ha presentate 93: "Muterebbe e comprometterebbe irrimediabilmente il territorio di Borgio Verezzi"

Borgio Verezzi

Borgio V. Il 7 novembre scorso è scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni al nuovo Piano Urbanistico Comunale di Borgio Verezzi. “Da informazioni ufficiose sembra che i soggetti che hanno presentato osservazioni siano in numero di sessantacinque” spiegano dall’Associazione Agorà che, insieme con altri suoi sostenitori, ha presentato oltre novanta osservazioni al PUC (per la precisione 93).

“Un numero così rilevante è stato una sorpresa, anche per lo stesso Comitato Direttivo dell’Associazione, che in tutti questi anni si è strenuamente battuta contro le scelte dell’Amministrazione in materia urbanistica. Non solo, ma a questa mole così importante di osservazioni, devono essere aggiunte quelle molto rilevanti e critiche, di Associazioni di tutela ambientale quali WWF, Italia Nostra, nonché quelle riconducibili alla lista “Per Borgio Verezzi Insieme”, al Partito Democratico, oltre naturalmente ai Consiglieri di “Borgio Verezzi è tua”, Luciano Galletto e Renzo Locatelli. Insomma un numero veramente considerevole di Cittadini ed Associazioni che si sono schierati contro l’adozione di questo piano che considerano devastante per il futuro del loro paese” dicono da Agorà.

“Pensiamo che l’Amministrazione Comunale in carica dovrebbe fare a questo punto una seria riflessione sui motivi che la inducono a portare avanti un Piano Urbanistico che sta raccogliendo una così rilevante opposizione da parte della cittadinanza. È opportuno che scelte così importanti vengano fatte in totale dissenso coi cittadini? È utile continuare a procedere su questa strada, senza tenere in alcun conto né i suggerimenti né le critiche che questo PUC sta suscitando? Forse sarebbe il caso che, da parte della maggioranza consigliare, vi fosse un ripensamento globale su scelte che, ormai paiono essere condivise solamente da quanti sono portatori di interessi economici, ma non da tutti coloro il cui unico interesse è il futuro di Borgio Verezzi” aggiungono dall’associazione.

“Ci troviamo di fronte a scelte, spesso prive delle caratteristiche di trasparenza e di imparzialità che sempre devono guidare la pubblica amministrazione (v. Art. 97 della Carta Costituzionale), e comunque non sufficientemente sottoposte ad un democratico confronto tra Amministrazione, popolazione e Associazioni di tutela e protezione del territorio e del paesaggio, quale è la nostra” conclude Agorà che chiede la non attuazione che “muterebbe e comprometterebbe irrimediabilmente il territorio di Borgio Verezzi”.

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