Che disastro

Day after a Pietra Ligure, inizia la conta dei danni: “Mai visto nulla di simile in 50 anni” fotogallery

Colpite in modo più o meno grave Cisano, Villanova, Pietra, Loano, Cairo, Carcare, Dego, Cengio, Calizzano, Cosseria e in generale tutto l'entroterra

L'esondazione del torrente Maremola a Pietra Ligure

Provincia. Agg. 16.30 Sono in corso da questa mattina le operazioni dei vigili del fuoco nella zona di corso Italia, in particolare si sta cercando di svuotare i box dei condomini immediatamente sopra la Via Aurelia. La principale criticità è nella zona tra i civici 55 e 65 che sono senza corrente elettrica da ieri pomeriggio e in un caso, il civico 61, ancora impossibilitati ad uscire di casa in sicurezza.

Sono un centinaio gli appartamenti senza elettricità, il disagio colpisce anche lo studio pediatrico e un hotel che sono al buio da quasi 24 ore.—

Un evento di questa portata non si vedeva da mezzo secolo. Lo dicono sia “i vecchi” a Pietra Ligure, dove da tanto il Maremola non esondava (almeno con questa furia), sia il sindaco di Cairo Montenotte, che come tutti i Comuni della Valbormida ha dovuto far fronte a decine di allagamenti e di emergenze grandi e piccole.

Il giorno dopo quella che verrà ricordata come “l’alluvione del 24 novembre 2016”, il picco sembra ormai essere passato. Mentre i fiumi lentamente scendono, i volontari della Protezione Civile e i vigili del fuoco lavorano incessantemente insieme ai tecnici dei vari Comuni e agli operai per tentare di restituire il prima possibile quantomeno una parvenza di normalità alle zone più colpite. E mentre ancora si spala il fango con gli stivali, inizia la conta dei danni: sono state inondate almeno a tratti Cisano, Villanova, Pietra Ligure, Loano, Cairo, Carcare, Calizzano, Cengio, Dego, Cosseria e tanti altri comuni dell’entroterra, mentre i comuni costieri sono stati flagellati dalla mareggiata che questa mattina sta portando sulle spiagge tutto il legname scaricato dai fiumi nella giornata di ieri.

Ecco un primo bilancio del “day after”a Pietra Ligure, che è sicuramente una delle zone più colpite dall’ondata di maltempo di ieri. Da 25 anni il Maremola non superava gli argini, ma per avere un’inondazione di questo livello, secondo alcuni anziani residenti, bisogna tornare indietro di mezzo secolo. A finire sott’acqua sono state entrambe le sponde: almeno una ventina le macchine sommerse da acqua e fango, am ingentissimi i danni anche ad alcune attività commerciali e a decine di box, alcuni letteralmente sfondati dalla forza del torrente. Ingentissimi i danni al forno di via Crispi, così come ad alcuni grandi box che ospitavano le attrezzature di due stabilimenti balneari della zona: uno di questi è ancora completamente sommerso sotto oltre un metro di melma.

Nella notte sono andati avanti i tentativi di di salvataggio di auto e scooter. Impossibile per molti dei proprietari correre a spostare l’auto: il Maremola si è alzato all’improvviso e in meno di 10 minuti tutto era sommerso. Decine di persone sono rimaste bloccate fuori di casa e altrettante sono rimaste all’interno dei condomini. La viabilità lungo la sponda sinistra è ancora bloccata e lo sarà ancora per diverse ore, si dovrà prima provvedere allo sgombero delle auto e poi alla pulizia della carreggiata.

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