Calcio

Adriano Cadregari e le “rondinelle” del Viareggio

Lo speciale Settore Giovanile del ct Vaniglia

Adriano Cadregari

Un grande personaggio quello sbarcato all’Agorà dei Mister nella puntata imperiese. La serie di incontri curati da Davide Brunello in tutto il comprensorio regionale ha tappa infatti a Diano Marina per il terzo appuntamento svoltosi lunedì 24 ottobre, presso il palazzetto dello sport “Canepa” di Diano Marina.

Il relatore d’eccellenza della serata dianese  con tema “Dal modello prestativo all’allenamento funzionale” è stato Adriano Cadregari, attualmente docente federale per il settore tecnico nel corso “Uefa B” di Chiavari. Il coach cremasco (classe 1954) vanta esperienze con Pergocrema, Siracusa, Spezia, Atletico Catania, Brescello, Taranto, Lecco, Matera, Salernitana e Reggiana ed ha guidato importanti settori giovanili tra i quali Pergocrema, Atalanta, Fiorentina e Brescia (con cui ha vinto uno scudetto ed il prestigioso Viareggio).

Sono passati vent’anni giusti da quell’annata indimenticabile. Era il 1996, la prima squadra militava in serie B, galleggiava a fatica nelle zone medio-basse della classifica nonostante tra le sue file militassero giocatori di un certo spessore (Sabau, Neri, Giunta, Adani, Luzardi, Saurini per citarne alcuni) guidati dal grande Lucescu prima, sostituito poi da Reja.

La Primavera diretta da Cadregari è risultata la squadra giovanile più forte che il Brescia Calcio abbia avuto. Pirlo, Baronio, Diana, Bonazzoli, Pavarini, sarebbe scontato dire che basterebbero questi nomi per far capire la forza di quel team. Ma non si può non nominare gente come Bono, Tagliani, Archetti,Bernardi, Maffeis, Pedrocchi, Borra, Forlani, Faini Giacomo, Rigamonti e non ce ne vogliano tutti gli altri che hanno fatto parte di quello storico gruppo partito dai giovanissimi, arrivato secondo nel campionato italiano Allievi Nazionali (perdendo 1-0 in finale contro il Bari) e che dovunque è andato ha sempre fatto parlare di sé.

A quella 48esima edizione del “Viareggio” che potremmo definire una sorta di Champions League per la categoria parteciparono squadre come Juve, Inter, Napoli, Bayern Monaco, Dinamo Kiev, Lazio, Roma, Torino, eccetera. Ogni giocatore di quella spedizione che fu magistralmente seguita dal nostro timoniere l’anno seguente giocò fra i professionisti (chi in serie A chi in C2) e prese la sua strada: “Oggi, a distanza di un ventennio – ha commentato nel corso dell’incontro di Diano -. Credo che quella rosa sarebbe in toto in prima squadra e potrebbe giocarsi anche la promozione in Serie A. So di essere stato veramente fortunato ad esserne il nocchiero e porterò sempre con me ogni attimo di quell’esperienza unica e irripetibile e credo che sarebbe bello un giorno rivedere quella squadra insieme al ‘Rigamonti’ per giocare ancora una partita”.

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