Ambiente da proteggere

Ad Alassio troppi gli alberi abbattuti, il WWF chiede un incontro con l’amministrazione Canepa

I vertici dell'associazione sono sul piede di guerra: "Il prezioso patrimonio arboreo della città si impoverisce e si degrada"

alberi alassio

Alassio. Un incontro urgente con l’amministrazione comunale per programmare una Campagna di “Riforestazione” degli spazi verdi pubblici. A chiederlo a gran voce sono
Stefano Gatti, delegato alla Tutela del Patrimonio Arboreo WWF Savona e Anna Fedi, presidente del WWF Savona.

“Negli ultimi 6-7 anni – sottolineano –  abbiamo assistito all’abbattimento di decine di alberi di alto fusto, a cui si aggiungono un centinaio di palme infestate e distrutte dal “punteruolo rosso”. Ecco un elenco non esaustivo degli alberi abbattuti dal 2009: corso Diaz: 48 pini domestici; piazza Partigiani: 5 platani secolari; piazzetta Cappuccini: 3 platani; piazza Stazione: 1 pino domestico; giardini Charlie Chaplin: 2 pini domestici + 1 Celtis Australis; giardini del Comune: 1 grevillea; piazzale dell’Istituto Alberghiero: 8 pini domestici; cimitero di Alassio: 50 cipressi e 2 eucalipti; scuole elementari di Via Neghelli: 3 eucalipti; scuole medie Ollandini: 4 pini domestici + 10 cipressi arizonica; asilo comunale Moglio: 1 eucalipto; asilo nido Piccolo Principe: 3 alberi; parco San Rocco: 1 cedro del Libano + 8 cipressi arizonica + 2 cipressi”.

Il WWF lamenta di “assistere sovente ad abbattimenti di alberi di alto fusto e alla loro sostituzione con “alberelli” o addirittura “arbusti” che mai daranno ombra e refrigerio. E così, abbattimento dopo abbattimento, il prezioso patrimonio arboreo della città si impoverisce e si degrada”.

Al tempo stesso ricorda che “gli alberi sono formidabili alleati contro l’inquinamento, per migliorare l’aria delle nostre città. Gli aberi in città sono preziosi alleati per una migliore qualità della vita di tutti noi cittadini e dei nostri turisti. Ogni albero sul suolo pubblico è un bene di proprietà dello Stato Italiano e come tale va amministrato”.

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