Albenga. Poteva avere conseguenze anche più gravi l’incidente che si è verificato ieri mattina al liceo artistico “G. Bruno” di Albenga, nel corso della lezione di discipline plastiche.
Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 12 e 30, un ragazzo della 1° A si è procurato una ferita tagliandosi quattro dita di una mano con un cutter, solitamente in uso durante la lezione pratica. Forse un gioco o una fatalità, l’istituto albenganese, dopo la relazione dell’insegnante, sta svolgendo gli accertamenti del caso per ricostruire l’episodio.
Attimi di paura e panico nella classe, con il giovane studente che ha perso molto sangue: immediato il soccorso del personale scolastico ed in seguito l’intervento dei militi della Croce Bianca di Albenga e dell’automedica del 118. Il ragazzo è stato poi trasportato all’ospedale di Albenga, ma vista la gravità della ferita è stato disposto il trasferimento presso l’ospedale San Paolo di Savona dove lo studente è stato operato d’urgenza nello specializzato reparto di Chirurgia della Mano: lo staff medico del nosocomio savonese gli ha ricostruito il tendine reciso e riallacciato i nervi delle dita.
Stando a quanto riferito le condizioni del giovane sono giudicate buone, anche se la prognosi parla di almeno sei mesi per cominciare ad intravedere un recupero delle funzionalità della mano lesionata dal taglio del cutter.
“Ero all’interno della scuola quando ho sentito le urla e sono accorsa all’interno dell’aula dove si è verificato il fatto. L’istituto ha messo subito in moto la macchina dei soccorsi e fortunatamente le condizioni dello studente non sono gravi come si pensava. Certamente un brutto infortunio sul quale stiamo facendo luce” afferma il dirigente scolastico di Albenga Simonetta Barile.
“Tuttavia, stando a quanto abbiamo capito e ricostruito, si sarebbe trattato di una fatalità, un banale incidente nell’ora di lezione, nel quale i ragazzi usano il cutter per le attività didattiche. E’ escluso il gesto volontario o altre sciocchezze circolate in queste ore: siamo in stretto contatto con la famiglia intanto per accertarci del decorso clinico dell’allievo rimasto ferito”.
“Comunque vogliamo capire esattamente cosa sia successo e ragionare su azioni e interventi per la sicurezza dei ragazzi” conclude il dirigente scolastico ingauno.