Nessuna riconoscenza

Si butta in mare per sfuggire ai carabinieri, ma rischia di annegare: lo salvano e lui li picchia, arrestato fotogallery

In manette per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale è finito un 38enne tunisino: si era buttato nelle acque del porto di Savona

Savona. Pur di sfuggire ad un controllo dei carabinieri ha rischiato di annegare nelle acque del porto di Savona e poi, non contento, dopo che i militari lo hanno salvato riportandolo sulla banchina, li ha aggrediti per cercare di darsi ancora alla fuga. Protagonista dell’episodio un tunisino di 38 anni, Samir Houssaini, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, che ha finito per essere arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Tutto è iniziato nella tarda serata di ieri quando i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Savona, in pieno centro città, hanno avvicinato il nordafricano per un normale controllo. Alla vista dei militari però il trentottenne ha iniziato una fuga a piedi, ma, vedendosi raggiunto dagli uomini dell’Arma, ha pensato bene di sfuggirgli buttandosi nelle acque del porto. Una soluzione che si è rivelata decisamente pericolosa visto che Houssaini ha mostrato subito evidenti difficoltà con il nuoto.

Davanti al rischio che il tunisino annegasse, i carabinieri non hanno esitato a buttarsi in mare per salvarlo. Una volta riportato sulla bachina, anziché ringraziare gli uomini dell’Arma, Houssaini ha cercato ancora una volta di scappare arrivando a colpirli con calci e pugni , procurandogli delle lesioni (due militari sono stati medicati al pronto soccorso e dimessi con prognosi di tre giorni).

Picchia i carabinieri che lo hanno salvato dall'affogamento

A quel punto, dopo l’ennesimo tentativo di fuga e resistenza, per lui sono scattate le manette per resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale, ma anche false dichiarazione e per inosservanza di un provvedimento emesso dal Giudice per essere rientrato nella Provincia di Savona.

Picchia i carabinieri che lo hanno salvato dall'affogamento

L’arrestato, dopo una notte nella camera di sicurezza della Caserma di Savona, è stato processato per direttissima in tribunale di Savona. In aula il nordafricano si è difeso dicendo di non aver alzato le mani contro i carabinieri. Il giudice ha convalidato il suo arresto e lo ha rimesso in libertà senza l’applicazione di misure cautelari. Vista la richiesta di termini a difesa del suo legale, l’avvocato Carlo Risso, il processo è stato rinviato al prossimo novembre.

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