Se le cantano

Savona, su via Nizza è scontro Lunardon vs. Caprioglio: “Che faccia tosta”, “Ma è di Savona?”

Accesa discussione social tra i due sul finanziamento da 17.9 mln per la riqualificazione di via Nizza: di chi è il merito?

lunardon caprioglio

Savona. “La faccia tosta di Caprioglio assume proporzioni bibliche”. “Ma Lunardon è davvero originario di Savona?”. E’ scontro social tra il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, ed il democratico Giovanni Lunardon: tra i due, da alcune ore, è in corso un vero e proprio dibattito a colpi di post. Motivo del contendere, il progetto di riqualificazione di via Nizza a Savona.

Andiamo con ordine. Tutto nasce dall’annuncio del capogruppo del Pd in Regione, Raffaella Paita, del finanziamento da 17,9 milioni stanziato dal Governo per il restyling di via Nizza: “Un provvedimento importante che dimostra il grande impegno del Governo Renzi nei confronti dei problemi delle periferie. Tutti i progetti presentati dalla amministrazioni liguri nei mesi scorsi, in occasione della partecipazione al bando governativo sulle periferie, sono stati finanziati”.

Il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, sulla sua pagina Facebook “rimbalza” quell’annuncio: ma invece di linkare l’articolo con le dichiarazioni di Paita si limita a postare un’immagine del titolo pubblicato da IVG.it insieme a questo messaggio. “Per noi è un sogno che si concretizza, il primo dei nostri progetti ambiziosi per la Città di Savona che prende forma. Abbiamo lavorato per centrare questo obiettivo fin dal primo giorno di insediamento, a tempo record. La riqualificazione del water-front a ponente della nostra Città, nel quale si inserisce anche il recupero di Villa Zanelli è un punto importante del nostro programma amministrativo e questo rappresenta un risultato che si è raggiunto grazie al meraviglioso lavoro di squadra da parte dell’Amministrazione Comunale e Regionale, con un plauso particolare per i tecnici comunali, che hanno lavorato con grande impegno”.

Un post che, poche ore dopo, ha scatenato la reazione infuriata di Giovanni Lunardon: l’esponente savonese del Pd accusa il sindaco di volersi prendere meriti che in realtà appartengono al centrosinistra. “Quando la faccia tosta assume proporzioni bibliche – tuona l’ex segretario regionale del Partito Democratico – I soldi sono del Governo, il lavoro e la selezione dei progetti di Livio Di Tullio. Metterci maldestramente il cappello sopra è una debolezza perfino comprensibile ma dire grazie a quelli giusti dovrebbe essere doveroso. Questione di stile. Per inciso la giunta regionale non c’entra un tubo”.

Un’ora dopo, è Caprioglio a rispondere per le rime. “Ma Lunardon è davvero originario di Savona? – ironizza – Perché da quanto è disinformato e dal poco che fa per il nostro territorio, sembra provenga da altrove. Qualcuno dovrebbe provare a spiegargli che la partecipazione al bando è un atto dell’attuale amministrazione, non di quella precedente. In particolare, la riqualificazione di Villa Zanelli è un’idea della giunta regionale e dello stesso presidente Giovanni Toti, che noi abbiamo condiviso”.

“Gli uffici tecnici comunali e quelli della Regione Liguria hanno lavorato insieme, fianco al fianco, a tempo record in pieno periodo di ferie ad agosto, forse mentre Lunardon era in vacanza al mare – prosegue il sindaco di Savona – È stato un ottimo lavoro, perché insieme abbiamo risolto molti ostacoli tecnici. E la nostra Amministrazione, nessun altro, ha avuto il merito di cogliere al volo il bando, impegnarsi a fondo fin dal primo giorno, credere fortemente nella sinergia fra pubblico e privato e coinvolgere anche il Campus, in un progetto più ampio che ben poco ha a che vedere con chi ci ha preceduto”.

“Affermare ‘i soldi sono del Governo’ – insiste Caprioglio – è un modo che credevo superato di concepire la politica e le istituzioni: forse Lunardon pensa che Renzi abbia regalato soldi a Savona perché è generoso, o per propaganda referendaria, o perché vuole bene a lui o alla Paita? No: il finanziamento ottenuto dal Ministero è un riconoscimento al progetto, perché meritevole come quelli degli altri comuni che lo hanno ottenuto. Sempre che i fondi arrivino, dopo il referendum”.

“Mi stupisce che Lunardon si svegli ora, con frasi così infelici – conclude – Dovrebbe essere contento per la sua città (sempre che sia di Savona, ovviamente). Non ricordo una sua analoga indignazione per gli sprechi della giunta precedente, per i progetti bocciati, per i derivati o magari per commentare lo stato del bilancio che abbiamo ereditato. Dov’erano, allora, lui e il Partito Democratico?”. Lo scontro, per ora, si ferma qui.

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