Savona. Sfruttamento della prostituzione. E’ l’accusa della quale devono rispondere due sorelle colombiane che ieri sono finite in manette al termine di un’indagine del Nucleo Investigativo dei carabinieri del Comando Provinciale di Savona.
Secondo la ricostruzione dei militari, le due donne, arrestate in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Maurizio Picozzi, gestivano due case di appuntamenti in centro a Savona.
Le indagini, coordinate dal pm Chiara Venturi, sono iniziate nel gennaio del 2016 dopo la segnalazione di alcuni residenti che avevano iniziato a notare uno strano via vai di uomini, a qualsiasi ora, nel portone del loro palazzo.
A quel punto sono iniziati gli accertamenti dei carabinieri che hanno permesso di individuare i due appartamenti dove avvenivano gli incontri a luci rosse. Le due sorelle colombiane, oltre che incontrare i clienti in prima persona, gestivano anche il lavoro di altre ragazze che si prostituivano negli alloggi.
I militari hanno accertato che in alcune giornate ricevevano anche una sessantina di clienti (gli incontri duravano mediamente 30-40 minuti) e l’incasso raggiungeva anche i cinquemila euro. Gli investigatori hanno potuto monitorare l’ingresso delle decine e decine di clienti (alcuni insospettabili) che a tutte le ore del giorno e della notte raggiungevano l’appartamento per incontrare le ragazze.
Maggiori dettagli sull’operazione saranno forniti dai carabinieri nel corso di una conferenza che si terrà alle 11,15.